Bielorussia: un morto nella seconda notte di potreste, Tikhanovskaya si rifugia in Lituania
Sempre alta la tensione in Bielorussia dove per la seconda notte si è assistito a violenti scontri di piazza tra manifestanti e polizia dopo gli esiti delle elezioni politiche nazionali che hanno riconfermato il presidente dittatore Aleksandr Lukashenko, accusato di brogli dalle opposizioni. Purtroppo si registra anche una prima vittima che stava partecipando alle proteste nel centro di Minsk, la capitale bielorussa, diventata il teatro principale della contestazione. La notizia è stata confermata dal ministero dell'Interno bielorusso secondo cui l’uomo sarebbe rimasto ucciso dall’esplosione di una bomba carta che lui stesso stava maneggiando.
Manifestante morto durante gli scontri
L’episodio lunedì sera "verso le 23 (le 22 in Italia), durante i disordini a Minsk su viale Pritytsky, la folla stava costruendo barricate per bloccare il traffico. Nel corso degli scontri con la polizia in tenuta antisommossa arrivata per sgomberare la piazza, uno dei manifestanti ha cercato di lanciare un ordigno esplosivo non identificato in direzione delle forze dell'ordine. L'ordigno è esploso nelle sue mani e l'uomo ì rimasto ucciso" ha spiegato la portavoce del ministero annunciando una inchiesta sull'episodio .
Manifestanti sgomberati con la violenza
Ieri sera le proteste sono durate ore anche perché la polizia non si è accontentata di spingere i manifestanti lontano dal centro della città dove si erano radunati ma ha continuano a sgomberare gli attivisti anche oltre. Nei pressi della fermata Sportivnaya i manifestanti hanno cercato di erigere delle barricate utilizzando bidoni della spazzatura e cartelli pubblicitari nel tentativo di prendere possesso della piazza ma la polizia ha usato proiettili di gomma, granate assordanti e gas lacrimogeni.
Svetlana Tikhanovskaya si rifugia in Lituania
Una situazione di crisi molto grave che ha spinto la stessa sfidante di Lukashenko, Svetlana Tikhanovskaya, a lasciare il Paese per rifugiarsi all’estero. Dopo ore di incertezza sulla sua sorte, infatti, il ministro degli Esteri lituano Linas Linkevicius ha annunciato che è in Lituania sana e salva. Per molte ore si è temuto fosse stata trattenuta dalle autorità dopo aver presentato ricorso alla commissione elettorale contro l'esito del voto, La candidata si era recata ieri pomeriggio presso la sede della Commissione elettorale centrale (Cec) per presentare un reclamo ufficiale contro il risultato delle consultazioni svoltesi domenica ma poi di lei si erano perse le tracce. Secondo la sua portavoce è stata costretta a lasciare il paese a causa delle azioni intraprese contro di lei dal governo di Minsk. "Le autorità bielorusse l'hanno costretta e hanno organizzato la sua uscita dal paese", ha spiegato Olga Kovalkova
In Bielorussia sciopero imprese per giuste elezioni
In Bielorussia la protesta ora rischia di allargarsi visto che uno sciopero generale a tempo indeterminato è stato annunciato in tutte le imprese bielorusse a partire da oggi, 11 agosto. Lo riporta la testata russa Current Time, citando il canale Telegram bielorusso Nexta. L'obiettivo è "il riconoscimento di Svetlana Tikhanovskaya come nuovo presidente, il rilascio di tutti i prigionieri politici e nuove elezioni eque".