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Bielorussia, l’appello di Sassoli: “Esponiamo la foto del report arrestato negli aeroporti Ue”

Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, lancia una proposta dopo l’arresto del giornalista Roman Protasevich da parte del regime bielorusso: “Sarebbe un segnale molto positivo se una foto di Roman potesse essere esposta nei principali aeroporti degli Stati membri Ue, come segno di solidarietà”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, ha invitato a esporre la foto del giornalista dissidente bielorusso, Roman Protasevich, nei principali aeroporti europei in segno di solidarietà. Un gesto da parte di tutta l’Ue che sarebbe un chiaro segnale dopo l’arresto di Protasevich. Parlando in conferenza stampa dopo il suo intervento al Consiglio europeo, Sassoli ha sottolineato di aver accolto positivamente le misure prese contro il regime bielorusso dal vertice dei leader Ue e ha invitato a esibire negli aeroporti le foto del blogger e giornalista. “Accogliamo con favore le sanzioni mirate e personali contro i membri del regime bielorusso, il blocco dei sorvoli sopra la Bielorussia delle compagnie aeree europeo e le misure contro le compagnie bielorusse, in particolare Belavia. Penso anche che sarebbe un segnale molto positivo se una foto di Roman potesse essere esposta nei principali aeroporti degli Stati membri Ue, come segno di solidarietà”, ha affermato il presidente dell’Europarlamento.

In conferenza stampa Sassoli ha ribadito il concetto: “Sarebbe molto bello, ed è un invito che faccio, che negli scali principali dei nostri Paesi nell'Ue, venisse esposta una foto di Roman come segnale perché la nostra solidarietà non venga a mancare”. Sassoli si è soffermato sull’atterraggio forzato, con successivo arresto, del giornalista da parte delle autorità bielorusse. Per il presidente del Parlamento europeo si è trattato di un “caso gravissimo, inaudito che aveva bisogno di risposte immediate”. Per questo Sassoli ha ribadito la richiesta di rilascio immediato di Roman e di Sofia Sapega, la fidanzata del reporter, con la speranza che vengano “accompagnati alla frontiera e rimandati nel luogo dove volevano arrivare”.

Sul tema si è concentrata, al termine del Consiglio europeo, anche la cancelliera tedesca, Angela Merkel. “Dovremmo usare tutti i canali a nostra disposizione per ottenere” la liberazione del giornalista Protasevich, ha affermato Merkel. La cancelliera tedesca ha aggiunto, parlando del video diffuso ieri del reporter: “Sono stata profondamente toccata e affranta da quello che ho visto. La nostra richiesta di liberarlo il più rapidamente possibile è resa ancora più urgente dai commenti dei suoi genitori”.

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