Biden: “Putin è un dittatore, pagherà un prezzo alto per molto tempo”
"Nel corso della nostra storia abbiamo imparato questa lezione: quando i dittatori non pagano un prezzo per la loro aggressività, provocano più caos. Continuano a muoversi. E i costi e le minacce per l'America e il mondo continuano ad aumentare". Sono le parole pronunciate da Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, nel suo discorso sullo stato dell’Unione centrato principalmente sull'invasione russa in Ucraina. Il capo della Casa Bianca ha aggiunto che "la Nato è stata creata per garantire la pace e la stabilità in Europa dopo la seconda guerra mondiale. Gli Stati Uniti sono membri insieme ad altre 29 nazioni. La diplomazia americana conta". Per il presidente USA "la guerra di Putin è stata premeditata e non provocata. Ha rifiutato gli sforzi diplomatici. Pensava che l'Occidente e la Nato non avrebbero risposto. E pensava di poterci dividere qui, a casa. Putin aveva torto. Eravamo pronti. Putin ha scatenato violenza e caos. Ma mentre può conseguire vittorie sul campo di battaglia, pagherà un prezzo alto e costante nel lungo periodo", ha aggiunto riferendosi alle dure sanzioni stabilite dai Paesi occidentali, che unanimemente hanno condannato la brutale aggressione al popolo ucraino. Il presidente statunitense ha annunciato inoltre la chiusura dello spazio aereo del Paese alle compagnie russe: "Ci uniamo al resto del mondo nel chiudere lo spazio aereo americano ai voli russi", ha detto tra gli applausi bipartisan.
Nelle ore precedenti il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva chiesto a Biden di dare un messaggio "forte e utile" sull'invasione dell'Ucraina da parte della Russia nel discorso sullo Stato dell'Unione. In un'intervista rilasciata a Cnn e Reuters, dal bunker in cui è nascosto a Kiev, il leader ucraino, ex attore, ha detto: "È una situazione molto seria, non siamo in un film". "Io non sono una figura iconica, l'Ucraina lo è", ha aggiunto Zelensky, sottolineando "il mondo non può perdere qualcosa di così speciale".