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Guerra in Ucraina

Biden non ha finito con la Russia: pronti dazi elevati per azzerare import di beni da Mosca

Il presidente americano sta per annunciare – insieme al G7 e all’Ue – la revoca dello status di “nazione più favorita” alla Russia nel Wto: così gli Stati Uniti potranno imporre dazi durissimi sulle importazioni dalla Russia.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Joe Biden vuole tenere il pugno duro con la Russia. Le contromisure del presidente americano nei confronti di Putin, per aver scatenato la guerra in Ucraina, non si fermeranno a quanto deciso finora. Anzi. Biden sta per chiedere – secondo quanto riporta l'agenzia americana Bloomberg – la fine delle normali relazioni commerciali con la Russia, andando verso l'aumento dei dazi sulle importazioni di Mosca. In sostanza il presidente americano annuncerà, nelle prossime ore, la revoca dello status di "most favored nation" – che si traduce in nazione più favorita – della Russia nell'ambito della World trade organization (l'Organizzazione mondiale del commercio).

L'annuncio della revoca dei privilegi commerciali alla Russia, che verrà fatto da Biden, arriverà insieme al G7 e ai leader dell'Unione europea. La perdita di questo status da parte della Russia farà sì che gli Stati Uniti potranno imporre dazi molto più alti rispetto agli altri membri del Wto, mentre Mosca finirà in una condizione pari a Paesi come Cuba e Corea del Nord. Così gli Stati Uniti daranno il via libera a nuove imposte sulle importazioni dei prodotti russi.

La notizia, a livello economico, non è da poco. Soprattutto se si considera quanto già fatto finora con le altre sanzioni. Per capire quanto pesi questa nuova misura basta guardare un dato: solo nel 2019 la Russia ha esportato nel mercato americano 22 miliardi di dollari di prodotti. Ben presto potrebbero essere sottoposti a dazi pesantissimi. L'obiettivo di Biden è chiaro: isolare la Russia in tutti i modi, in questo caso sul mercato globale.

Ora, a livello pratico, tutti i singoli leader ufficializzeranno la decisione – spiega il Washington Post – dal G7 all'Unione europea. Poi dovranno compiere singolarmente i passi per avviare le procedure punitive nei confronti di Mosca. Biden dovrà ricevere l'ok del Congresso, ma non sono previste sorprese.

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