Biden dà la grazia preventiva a Fauci per proteggerlo da Trump: guidò la task force contro il Covid
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, in carica ancora per poche ore – il mandato di Donald Trump inizierà alle 17 di oggi, ora italiana – ha effettuato uno dei suoi ultimi atti da presidente: ha concesso la grazia preventiva a una serie di funzionari pubblici attaccati da Trump negli ultimi anni, per evitare che subiscano indagini "ingiustificate" e "politicamente motivate". Tra questi c'è l'immunologo Anthony Fauci, diventato noto perché guidò la task force contro il Covid, ma anche i componenti della commissione che ha investigato sull'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio: "La nostra nazione deve a questi lavoratori un debito di gratitudine per il loro impegno instancabile".
Gli scontri tra Donald Trump, allora presidente in carica, ed Anthony Fauci furono piuttosto espliciti nei mesi in cui i due collaborarono. Più volte, Fauci contraddisse con le proprie dichiarazioni le sparate di Trump. Con l'elezione di Biden, poi, per l'immunologo arrivò un incarico da consigliere medico capo (che lasciò a fine 2022).
Per quanto riguarda la commissione che indagò sul 6 gennaio, lo stesso Trump negli anni ha fatto capire che potrebbe decidere di perseguirli anche legalmente. Da qui la decisione di Biden sulla grazia preventiva. Che ha coinvolto anche Mark Milley, generale in pensione che in passato ha descritto il nuovo presidente come "fascista fino all'osso" e "pericoloso". Solo lo scorso anno, Milley aveva detto di temere che sotto una nuova presidenza Trump sarebbe stato richiamato e portato davanti alla corte marziale per "slealtà" nei confronti del presidente.
Sono persone che, ha sottolineato il presidente democratico nella proprio dichiarazione, "hanno servito la nostra nazione con onore e distinzione e non meritano di essere i bersagli di indagini ingiustificate e politicamente motivate". La grazia, ha specificato Biden, non deve "essere presa erroneamente con un riconoscimento" che le persone coinvolte "abbiano fatto alcunché di sbagliato".
La grazia preventiva copre anche coloro che hanno indagato sul 6 gennaio 2021, come detto. La deputata repubblicana Liz Cheney, che nel corso dell'ultima campagna elettorale si è schierata contro Trump e che ha guidato la commissione di indagine in questione, era già finita al centro degli attacchi del tycoon: il mese scorso, aveva chiesto pubblicamente all'Fbi di investigare su di lei.
Saranno graziati anche tutti i membri dello staff dei componenti della commissione, e anche tutti gli agenti di polizia che hanno testimoniato. D'altra parte, ci si aspetta che Trump si muova in senso opposto. Negli scorsi giorni il nuovo presidente ha fatto capire che potrebbe arrivare la grazia non per chi ha indagato sul 6 gennaio, ma per chi è accusato di avervi preso parte. Coloro che entrarono nel Congresso per tentare di bloccare la conferma dell'elezione di Biden, quindi, potrebbero evitare tutte le conseguenze legali.