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Guerra in Ucraina

Biden apre alla possibilità che l’Ucraina utilizzi missili a lungo raggio in Russia. “Ci stiamo lavorando”

“Stiamo lavorando” per autorizzare l’Ucraina ad utilizzare missili a lungo raggio statunitensi contro la Russia. L’ha dichiarato il presidente USA Joe Biden a margine di un incontro con i giornalisti.
A cura di Davide Falcioni
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"Stiamo lavorando" per autorizzare l'Ucraina ad utilizzare missili a lungo raggio statunitensi contro la Russia. L'ha dichiarato il presidente USA Joe Biden a margine di un incontro con i giornalisti poche ore prima dell'atteso dibattito televisivo tra la sua vice – e candidata democratica alla Casa Bianca – Kamala Harris e Donald Trump.

L'eliminazione delle restrizioni imposte a Kiev nell'utilizzo di armi americane in Russia soddisferebbe le ripetute richieste di Zelensky di allentare i limiti alle armi fornite dagli Stati Uniti, vincoli che secondo i funzionari ucraini li hanno costretti a combattere con le mani legate contro l'invasione su vasta scala della Russia. Il Cremlino non ha ancora rilasciato dichiarazioni, ma il presidente Vladimir Putin ha già affermato che un'azione del genere potrebbe portare a "problemi molto seri". Le dichiarazioni di Biden seguono le accuse del Segretario di Stato americano Antony Blinken all'Iran di aver fornito missili balistici a corto raggio alla Russia.

Missili ATACMS forniti all'Ucraina dagli Stati Uniti.
Missili ATACMS forniti all'Ucraina dagli Stati Uniti.

Dal 24 febbraio del 2022, giorno in cui i carri armati russi sono entrati in Ucraina, gli Stati Uniti sono stati sempre molto riluttanti a fornire o autorizzare l'uso di armi che avrebbero potuto colpire obiettivi russi in profondità, per il timore che ciò avrebbe potuto inasprire il conflitto e portare a un'escalation. Con il passare del tempo, tuttavia, Washington ha allentato alcune limitazioni, consentendo all'Ucraina di utilizzare missili a lungo raggio per colpire le aree lungo il confine con la Russia da cui operano le truppe di Mosca.

Anche altri alleati di Kiev hanno fornito armi a lungo raggio imponendo restrizioni al loro impiego per il timore che tali attacchi possano provocare rappresaglie e trascinare in guerra i Paesi della NATO o provocare un conflitto nucleare. Negli ultimi mesi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ripetutamente criticato il ritmo delle consegne di armi e ha chiesto l'autorizzazione a colpire obiettivi russi in profondità con missili forniti dall'Occidente, mossa a cui finora gli Stati Uniti si sono opposti. Staremo a vedere se l'apertura di Joe Biden si concretizzerà nei prossimi giorni e soprattutto quale sarà la reazione di Mosca a questa eventualità.

Già in passato Putin ha chiarito che la responsabilità di eventuali attacchi all'interno del territorio russo ricadrebbe sui fornitori di armi occidentali, anche se tali attacchi venissero condotti dalle forze dell'Ucraina. "Una continua escalation può portare a gravi conseguenze", ha affermato a maggio il capo del Cremlino. "Vogliono un conflitto globale?".

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