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Benedetto XVI si dimette: conclave a marzo, ecco la procedura per l’elezione del nuovo Papa

Fra poche settimane comincerà il conclave per l’elezione del successore di Benedetto XVI: situazione complessa, arrivare ad una “fumata bianca” non sarà affatto semplice. E con una nuova legge elettorale, voluta proprio da Ratzinger.
A cura di Redazione
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Le dimissioni di Papa Benedetto XVI, per quanto "certamente non improvvisate" (come ha precisato più volte Padre Lombardi nel corso della conferenza stampa della mattina) e per quanto in parte "attese", hanno comunque spiazzato i vertici della Curia Romana. Perché i segnali inviati da Ratzinger negli ultimi mesi possono essere giudicati "profetici" soltanto con il senno di poi ed erano in pochissimi a poter valutare come "possibile, non probabile" una rinuncia all'Ufficio di Romano Pontefice che non avveniva da oltre 600 anni. Così, la richiesta di "preghiere perché possa continuare a reggere il timone della Chiesa con mite fermezza" ed i tanti dubbi connessi alle sue condizioni di salute (esplicitati nel libro intervista Luce del mondo), erano in qualche modo passate in secondo piano di fronte a quella che il vaticanista Brunelli definiva l'incredibile "determinazione spirituale con cui ha affrontato il caso scabroso dei Legionari di Cristo e la riforma irrinviabile dello Ior; pratiche lasciate inevase dal predecessore polacco, anche per le tante opacità e complicità curiali che Benedetto XVI ha avuto il coraggio di scoperchiare".

A questo punto però si aprono scenari completamente diversi. E lo stesso padre Lombardi non ha nascosto che si tratti di una soluzione anomala, con l'ex papa, Vescovo Emerito di Roma, in clausura "ma evidentemente libero di viaggiare, scrivere" e via discorrendo. Una condizione che potrebbe essere una fonte di imbarazzo, a maggior ragione considerando i tempi strettissimi per la "nomina" del successore di Joseph Ratzinger. Tecnicamente il soglio pontificio resterà vacante fino al prossimo 26 febbraio: infatti il diritto canonico sancisce che il conclave (l'assemblea dei cardinali che elegge il Pontefice) si può riunire "non prima di quindici giorni e non oltre i ventidue dalla morte del precedente Pontefice". Dunque, tra il 27 febbraio ed il 5 marzo, si riunirà il conclave e cominceranno le votazioni per l'elezione del successore di Benedetto XVI. Tra le altre cose, va detto che la procedura di elezione del nuovo Pontefice è stata modificata proprio da Benedetto XVI, con un motu proprio del 26 giugno 2007. Nel prossimo conclave, dunque, la maggioranza necessaria all'elezione del papa sarà di due terzi dei votanti per tutti gli scrutini. A partire dal tredicesimo giorno di conclave si procederà al ballottaggio tra i due cardinali più votati nell'ultimo scrutinio (che non hanno più diritto di voto), sempre mantenendo la maggioranza dei due terzi per la validità dell'elezione (e non più della semplice maggioranza come stabilito da Papa Giovanni Paolo II). E, considerando le enormi divergenze e le spinte contrapposte in seno alla Curia Romana, questa volta potrebbe essere davvero complesso giungere alla cosiddetta fumata bianca.

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