Benedetto XVI lascia, ma un Papa può “dimettersi”?
La rinuncia di Papa Benedetto XVI è sicuramente un evento molto raro, anche se casi analoghi ci sono stati in epoche passate, e sicuramente apre una situazione del tutto nuova per il moderno Vaticano come hanno ammesso gli stessi vertici della Santa Sede. Il codice del diritto canonico così come modificato dal precedente pontefice, Giovani Paolo II, e che è ora in vigore nel Vaticano permette al Papa la rinuncia al soglio pontificio prevedendo alcun regole precise. Non si tratta di una vera e propria abdicazione come il ruolo di capo supremo permette ai regnanti, e il Pontefice non può nominare un successore, né di semplici dimissioni da un incarico che per forza di cose non può rimanere vacante a lungo. Il Papa infatti ha l'obbligo di ordinare contemporaneamente alla sua rinuncia un Conclave che designi il suo successore.
Vescovo emerito di Roma? – Il periodo di "sede vacante", come avviene normalmente dopo la morte del Papa, avrà inizio però solo dopo la rinuncia formale cioè il 28 febbraio, e solo da allora inizieranno le procedure per le elezioni del nuovo Pontefice. Non sarà un periodo facile per la chiesa visto che in tempi moderni mai si era verificata la compresenza di due pontefici nonostante uno di essi sia a riposo. In molti spiegano che la cosa non dovrebbe procurare scompiglio visto che andrebbe a configurarsi come una successione tra vescovi, in questo caso quello di Roma, come accade già oggi in molte diocesi dove ci sono vescovi in carica e vescovi emeriti.