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Benedetto XVI: “Basta con le violenze in nome di Dio, fate spazio alla pace”

Da Piazza San Pietro Benedetto XVI ha dato la sua benedizione con gli auguri di Natale in 65 lingue diverse. Ieri durante la messa in Vaticano ha esortato i popoli alla pace e ad inviare aiuti ai sofferenti invece che armamenti.
A cura di Antonio Palma
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Un appello alla pace nel mondo, un invito ad accogliere i profughi in fuga dalle guerre e un auspicio affinché si lavori tutti insieme per il bene comune, sono questi i tre principali temi che il Pontefice Benedetto XVI ha voluto rilanciare in occasione delle festività del Natale dalla Basilica di San Pietro. Se ieri sera nella consueta messa della vigilia il Papa aveva tuonato contro le guerre soprattutto quelle in nome di Dio  esortando ad inviare aiuti al posto delle armi alle popolazioni sofferenti, oggi nel suo messaggio natalizio Urbi et Orbi si è rivolto direttamente agli italiani auspicando che sia favorito "lo spirito di collaborazione per il bene comune". "Le spade siano forgiate in falci, al posto degli armamenti per la guerra subentrino aiuti per i sofferenti" ha affermato il Pontefice ieri nella sua omelia e poi rivolto a Dio lo ha esortato ad "Illuminare le persone che credono di dover esercitare violenza nel tuo nome, affinché imparino a capire l'assurdità della violenza".

Quando si respingono profughi e immigrati si respinge Dio – Benedetto XVI ha invitato i fedeli a ripensare "alla gerarchia di valori con cui attuare le scelte più importanti" della vita e a riflettere sulle politiche dell'accoglienza per i profughi rivolgendo una domanda ai fedeli durante l'Omelia: "Quando si respingono profughi e immigrati, non è forse proprio Dio stesso ad essere respinto da noi? . Nel messaggio natalizio il Papa, che ha fatto i suoi auguri di Buon Natale in 65 lingue diverse, si è soffermato invece sulle ferite che i conflitti odierni stanno causando alla popolazione in particolare in Siria  dove non sono "risparmiati neanche gli inermi e si mietono vittime innocenti", ma anche in Africa "dove efferati attentati terroristici continuano a mietere vittime, in particolare tra i cristiani". "Cessi lo spargimento di sangue e tramite il dialogo si persegua una soluzione politica al conflitto" ha detto nel suo messaggio Benedetto XVI augurando poi che "la pace germogli nella Terra dove è nato il Redentore" riferendosi al conflitto tra israeliani e palestinesi.

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