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Belgio, nuovo record mondiale: 249 giorni senza governo

Il Belgio ha battuto l’Iraq nella strana classifica dei paesi che sono rimasti più a lungo senza governo. I giovani scendono in piazza per “festeggiare” l’insolito record, chiedendo un accordo immediato tra i fiamminghi ed i francofoni.
A cura di Cristian Basile
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Nè le proteste della gente, nè le pressioni dei mercati, nè gli avvisi del presidente del Consiglio Europeo sono riusciti ad evitare che il Belgio battesse il record mondiale della crisi politica più lunga del mondo. Sono passati 249 giorni dalle elezioni ed i politici belgi, segregati tra le opposte comunità linguistiche di chi parla olandese e chi parla francese, sono stati incapaci di avvicinarsi ad un patto per formare una coalizione, indispensabili in un paese senza partiti nazionali. 248 furono invece i giorni del precedente record, spettante all'Iraq che, in piena guerra civile, tanto ci mise ad annunciare un accordo di Governo.

Per "festeggiare" questo insolito record migliaia di persone oggi pomeriggio scenderanno in piazza per le strade di Bruxelles ed in altre città, in una protesta del tutto curiosa in questo momento di forte instabilità internazionale, dove mentre da una parte i paesi arabi chiedono la caduta dei governi, i Belgi organizzano la cosiddetta "rivoluzione delle patate fritte" chiedendo finalmente la formazione di un governo. I cittadini protestano, anche se in maniera silenziosa, lasciandosi crescere la barba, o proponendo un periodo di astinenza sessuale per i politici fino al raggiungimento di un accordo.

La manifestazione di oggi vuole rivendicare l'unità del Belgio contro le aspirazioni separatiste di Bart De Wever, il leader del partito nazionalista delle Fiandre. Per dimostrare che ancora ci sono simboli che uniscono il paese, gli organizzatori, giovani universitari, distribuiranno birra e patatine, i simboli nazionali. Nonostante tutto però i partiti sembrano non avere fretta, lasciando che continui il Governo di Yves Leterme, in carica dall'aprile del 2010 ma senza poteri nè per prendere decisioni nè per adottare nuove riforme. Nonostante la paralisi ed un debito pubblico di quasi il 100% del PIL, in Belgio lo scorso anno è cresciuto del 2%, un dato superiore alla media dell'area euro.

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