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Belgio: la strana astinenza fozata dei politici

In Belgio, dopo otto mesi di stallo politico per le forti divisioni etniche tra valloni e fiamminghi, una senatrice ha avanzato una proposta interessante alle politiche belghe per far giungere finalmente i loro mariti ad un accordo: l’astinenza.
A cura di Cristian Basile
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AstinenzaBelgioMarleen

Il Belgio ad otto mesi dalle ultime elezioni, si trova ancora in una situazione di empasse politica molto grave, il Paese è ancora senza un governo a causa delle forti divisioni etniche tra valloni e fiamminghi che non rendono possibile trovare una maggioranza in Parlamento. I fiamminghi in particolare, minoranza di lingua germanica, richiedono una forte autonomia dal resto del Paese, poiché ritengono di essere oggetto di discriminazione linguistica e anche del sistema elettorale, tanto che le ultime elezioni politiche erano avvenute in scadenza anticipata, rispetto alla normale durata della legislatura, proprio per tensione tra partiti valloni e fiamminghi sul sistema elettorale, in particolare, sulla suddivisione della capitale in distretti, sulla cui idea ci sono pareri contrapposti tra le due etnie.

Le elezioni, però, hanno confermato la mancanza di una maggioraza, soprattutto perchè il Parlamento risultà spaccato non solo, politicamente, tra destra e sinistra, ma all’interno di ciascuno schieramento in valloni e fiamminghi cosa che rende impossibile creare una maggioranza e un governo, tanto che da tempo ormai si vocifera che l’unica soluzione possibile per uscire dalla crisi sia la secessione delle Fiandre a maggioranza fiamminga e, quindi, la divisione del Paese in due, come è successo recentemente in Sudan, con una parte filo-francese e l’altra che guarda a Olanda e Germania.

Ma i belgi non ci stanno e alcuni giorni fa 30 mila belgi, esasperati dallo stallo politico, sono scesi in piazza a Bruxelles, per chiedere la formazione del nuovo governo e protestare le divisioni politiche ed etniche che rischiano di trascinare il Paese nel baratro. Oggi arriva un'altra proposta interessante per cercare, una volta per tutte, di far trovare un accordo ai politici belgi. L'idea curiosa è venuta ad senatrice socialdemocratica fiamminga, Marleen Temmerman, la quale ha proposto alle donne di fare lo sciopero del sesso. La "proposta indecente", ispirata probabilmenete dalla Lisistrata di Aristofane (Lisistrata per porre fine alla lunga guerra tra Atene e Sparta propose lo sciopero del sesso) è stata rivolta in particolare alle donne dei politici nazionali, le quali sono state invitate dalla senatrice a non concedersi più ai propri uomini finché il paese non avrà di nuovo una guida. Chissà, magari sarà questa la proposta che risolverà, finalmente, i problemi del paese.

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