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Barack Obama e la tranisizione in Libia

Anche il Presidente degli Stati Uniti si pronuncia sulla situazione a Tripoli e invita Gheddafi ad evitare ulteriori bagni di sangue arrendendosi.
A cura di Alfonsina Merola
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Barack Cobama parla della situazione in Libia.

Ormai le sorti del Paese sono in mano al popolo.

Il presidente degli stati Uniti

"La situazione in Libia rimane fluida e incerta, il regime sta arrivando ala fine però abbiamo notizia che alcuni elementi restino una minaccia", con queste parole pronunciate dalla casa dove sta trascorrendo le vacanze sull'Isola di  Martha's Vineyard, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha fatto sentire la sua voce dopo le evoluzioni della situazione in Libia.

"Una cosa è certa, il regime di Gheddafi sta arrivando alla fine e il futuro della Libia è nelle mani del suo popolo", ha affermato Obama, "Gheddafi ha ora la possibilità di evitare ulteriori bagni di sangue", è l'appello lanciato dal presidente USA al Rais, poi un riferimento al Consiglio Nazionale di Transizione: "Gli Stati Uniti saranno amici e partner del Cnt, continueremo a collaborare, per salvaguardare il popolo libico. Il Cnt collaborerà con noi per il post Gheddafi e speriamo che il risultato sia buono", ha detto Obama, "in questo momento storico", ha concluso il presidente, "il Cnt dovrebbe continuare a dimostrare la leadership necessaria, per guidare il Paese verso una transizione, in cui si rispettino i diritti del popolo libico, evitando vittime civili".

A New York  Ibrahim Dabashi, Ambasciatore della Libia presso le Nazioni Unite ha detto che la preoccupazione principale ora è la cattura degli alti funzionari del regime e che c'è da aspettarsi una retata nelle prossime 24-48 ore. Dabashi ha anche detto che il Consiglio Nazionale di Transizione si sposterà a Tripoli, dove costituirà  un Governo ad Interim.

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