video suggerito
video suggerito

Banda di pedofili condannata: 116 anni di carcere. Le testimonianze delle vittime sono scioccanti

Adescamento, stupro e sfruttamento sessuale di due minorenni. Sono le accuse per le quali sono stati condannati nove uomini a Bradford, nel West Yorkshire. “Ero nient’altro che un giocattolo. All’inizio pensavo che quello fosse l’amore, ma ero solo una bambina” sono le parole di una delle vittime.
A cura di Biagio Chiariello
122 CONDIVISIONI
Immagine

Nove uomini sono stati riconosciuti colpevoli di 21 reati di adescamento, stupro e sfruttamento sessuale di due minorenni. Le ragazze sono state attirate in trappola quando avevano solo 14 anni, ma sono scappate ripetutamente dalla casa degli orrori a Bradford, nel West Yorkshire. La banda è stata condannata per un totale di 116 anni. Le testimonianze delle due vittime sono agghiaccianti: "Ho i pensieri più irrazionali a causa dell'ansia. Ho paura di andare nei negozi, e molto raramente esco fuori in una serata con gli amici. Sono stata manipolata, usata, ero nient'altro che un giocattolo. Ho avuto anni di consulenza per capire che quello non era amore. Ma ero una bambina. Ora lo capisco perché le nuove relazioni sono molto diverse”.

Dopo un processo durato sette settimane, Basharat Khaliq, 38 anni, Saeed Akhtar, 55, Naveed Akhtar, 43, Parvaze Ahmed, 36, Izar Hussain, 32 , Zeeshan Ali, 32 anni, Keiran Harris, 28 anni, Fahim Iqbal, 28 e Mohammed Usman, 31, sono stati riconosciuti tutti colpevoli e condannati. Durante un’udienza la seconda vittima ha detto ai suoi stupratori: "Mi è stata diagnosticata depressione, disturbo da stress post-traumatico e ansia da quando avevo 15 anni. Fatico a dormire e quando lo faccio ho gli incubi. Ho precedenti problemi con l‘autolesionismo e molteplici tentativi di suicidio. Faccio fatica a lasciare la casa a causa dell'ansia che mi impedisce di vivere una vita piena e ho trascorso la mia vita adulta con i farmaci L'abuso di droghe e alcol ha avuto un forte impatto sulla mia salute, come la disfunzione di un fegato. I problemi si sono interrotti quando gli abusi si sono fermati, ma il mio passato e la mia salute mentale hanno avuto un impatto su di me e lo avranno in futuro. Ricostruire la mia vita è stato difficile mentre i miei violentatori camminavano per le strade, ma spero che ottenere giustizia sia il primo passo nel mio percorso di rinnovamento”.

122 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views