Ballerina anoressica viene dimessa dall’ospedale, muore 10 giorni dopo: pesava 20Kg
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Il suo amore per la danza l'aveva portata a calcare da adolescente le scene in numerosi spettacoli inglesi ma col tempo purtroppo anche ad avere una ossessione per il suo corpo che vedeva sempre grasso e mai perfetto. Per questo aveva iniziato quasi a non mangiare più nutrendosi solo di liquidi. La britannica Charlotte Robins, originaria di Paignton, nel Devon, pian piano e senza accorgersene in tempo, era entrata nella devastante spirale dell'anoressia. Per questo la ragazza, ormai 29enne, era stata convinta dai genitori, dopo varie insistenze, a sottoposi alle cure necessarie in un centro sanitario specializzato.
Ricoverata in un reparto di salute mentale, la giovane iniziò un percorso di cura che però non ebbe alcun effetto. La 29enne smise completamente di mangiare ma dopo meno di un mese i sanitari decisero che poteva essere dimessa con un percorso di cura a casa nonostante ormai pesasse solo 20 kg. Appena dieci giorni dopo la ragazza è morta per insufficienza cardiaca a causa di bassi livelli di potassio. "Vogliamo che il caso di Charlotte serva a cambiare l'atteggiamento del personale sanitario, la loro formazione e le risorse per il trattamento di disturbi alimentari" hanno spiegato ora i genitori denunciando l'accaduto ai media.
Una inchiesta interna all'ospedale ha ammesso che ci sono state delle mancanze nella cura di Charlotte. Il rapporto afferma che affidare alla 29enne il controllo della propria cura è stato "fondamentalmente sbagliato" e che "la sua morte in quel momento si sarebbe potuta evitare". Per questo "ci devono essere dei cambiamenti nei meccanismi e nel procedure in modo tale che la stessa cosa non possa accadere ad altri pazienti con disturbi alimentari".