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Auto sulla folla a Monaco di Baviera: cosa sappiamo sull’attacco e sul 24enne arrestato

Un folto gruppo di persone ieri, giovedì 13 febbraio, è stato travolto da un’auto in corsa nel centro di Monaco di Baviera, in Germania. Il presunto autore dell’attacco è un 24enne afghano. Secondo quanto riferisce la polizia, il bilancio è di 30 feriti. Alcuni sono in condizioni gravi e gravissime.
A cura di Eleonora Panseri
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L'auto che si lanciata a forte velocità sulla folla a Monaco di Baviera
L'auto che si lanciata a forte velocità sulla folla a Monaco di Baviera

Un folto gruppo di persone che ieri, giovedì 13 febbraio, stavano partecipando a una manifestazione sindacale nel centro di Monaco di Baviera, in Germania, è stato travolto da un'auto in corsa. Secondo quanto riferisce la polizia, il bilancio dell'attacco è di 30 feriti. Alcuni sono in condizioni gravi e gravissime.

Come è stato ricostruito dai media tedeschi, l'auto ha accelerato improvvisamente, oltrepassando la polizia e dirigendosi verso la folla. Alcuni agenti hanno aperto il fuoco contro la vettura, che è comunque riuscita a travolgere diverse persone. I fatti sono avvenuti intorno alle 10.30 di ieri mattina.

L'automobilista, alla guida di una  Mini Cooper bianca, è stato arrestato. Si chiama Farhad N. e ha 24 anni. Stando a quanto riporta lo Spiegel, è nato a Kabul (Afghanistan) nel 2001 e alla fine del 2016 sarebbe arrivato in Germania da minore non accompagnato, per poi essere affidato a una struttura di assistenza minorile.

Prima di allora pare fosse sbarcato in Italia, in Calabria. La sua richiesta di asilo in Germania era stata respinta nel settembre 2017 e lui ha presentato ricorso contro la decisione in tribunale, senza successo. Nell'autunno del 2020 gli era stato ordinato di lasciare il paese. Tuttavia, nei suoi confronti era stato emesso un avviso di tolleranza nell'aprile 2021 e un permesso di soggiorno nell'ottobre dello stesso anno. Secondo la polizia, l'ultima sua residenza era a Monaco.

Sulla base di quanto è stato riferito dai media tedeschi, il 24enne avrebbe pubblicato post islamisti prima dell'attacco. "Si tratta probabilmente di un attentato", ha detto ieri il primo ministro bavarese Markus Söder (CSU) nel corso di una conferenza stampa sul posto. In serata però lo stesso ha aggiunto che il sospetto era un soggetto" poco appariscente". Anche le origini estremistiche "non sono così facilmente riconoscibili a prima vista", ha sottolineato Söder. Pertanto, ora è necessario effettuare ulteriori indagini per scoprire il movente del presunto attentato.

L'ufficio centrale bavarese per la lotta all'estremismo e al terrorismo (Zet) ha assunto la direzione delle indagini, dato che sussisterebbero indizi di un possibile atto estremista. Le forze dell'ordine hanno fatto sapere che il sospettato comparirà oggi, davanti al giudice istruttore.

In città, a partire da oggi, venerdì 14 gennaio, e fino a domenica 16, si terrà la Conferenza sulla sicurezza, in cui sono attesi il vicepresidente degli Stati Uniti James David Vance "JD" Vance e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Tuttavia, secondo il ministro degli Interni bavarese Joachim Herrmann non vi è alcun sospetto collegamento tra il fatto e la conferenza. Mentre il sindaco della città Dieter Reiter ha parlato di una “giornata nera per Monaco”.

L'attentato nel centro di Monaco di Baviera è il secondo assalto sulla folla in Germania in due mesi, dopo quello che il 20 dicembre ha ucciso sei persone in un mercatino di Natale a Magdeburgo. 

Nell'attacco di pochi mesi fa sono stati uccisi un bambino di nove anni e cinque donne, mentre 299 persone sono rimaste ferite. L'autore dell'attacco, Taleb Al-Abdulmohsen, un cittadino saudita che viveva nello Stato della Sassonia-Anhalt dal 2006 ed esercitava come psichiatra in un ospedale, era stato immediatamente arrestato.

Il giorno successivo le autorità avevano definito l'evento come un attentato, senza però collegare il responsabile a un'organizzazione o un movente terroristico.

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