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Austria, alle elezioni presidenziali il Partito della Birra arriva terzo con l’8,4% dei voti

Il Bierpartei ha raggiunto l’8,4% dei suffragi al grido di “Vivi e lascia vivere. (Tranne i bevitori di Radler)”, l’odiata miscela di birra e limonata contro cui i suoi adepti combattono una crociata ideologica.
A cura di Davide Falcioni
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Si fa chiamare Dr. Pogo, al secolo Dominik Wlazny, ed è diventato uno dei personaggi più influenti dell'Austria.

Già cabarettista e musicista rock, infatti, è oggi il leader del Partito della Birra, formazione politica protagonista di un vero e proprio exploit alle ultime elezioni presidenziali austriache.

Il Bierpartei ha infatti raggiunto l’8,4% dei suffragi al grido di "Vivi e lascia vivere. (Tranne i bevitori di Radler)", l’odiata miscela di birra e limonata contro cui i suoi adepti combattono una crociata ideologica. "Sono sopraffatto. Sono arrivato terzo in queste elezioni, a Vienna sono arrivato secondo dopo Van der Bellen, davanti all'FPÖ", ha commentato Wlazny dopo il voto.

Il Partito della Birra austriaco è nato nel 2014 come progetto satirico con una forte presenza sui social. Il fondatore è per l'appunto Dominik Wlazny, medico di formazione, ma soprattutto musicista e cabarettista, alla testa del gruppo rock Turbobier, che nel 2014 ha pubblicato un brano con lo stesso nome della formazione nascente.

Da qui l’impronta irriverente del partito, promotore di proposte talvolta assurde come l’abolizione delle tasse relative alle bevande nei bar e quella di una fornitura mensile di birra al posto dei soliti sussidi. Il vero e unico obiettivo iniziale era quello di strappare una risata con un tono dissacrante e provocatorio.

Dominik Wlazny
Dominik Wlazny

Con il passare degli anni tuttavia la situazione è cambiata. Il partito è maturato e sono arrivate proposte ben più serie su tematiche come lavoro, infanzia, povertà, diritti.

Nei suoi primi 5 anni di vita, il Partito della Birra non si è misurato con le elezioni ed è rimasto confinato a Vienna.

Dopo un flop alle elezioni legislative del 2019, nel 2020 le cose sono andate meglio, con i primi seggi ottenuti nello Stato federato di Vienna, ma niente a che vedere con il risultato delle ultimissime ore.

Il movimento è cresciuto durante la pandemia, diventando la forza politica più seguita sui social. Non è un caso se può cantare vittoria soprattutto sul fronte dei giovani: "Per gli under 30 ci sarebbe stato addirittura un ballottaggio tra me e Alexander Van der Bellen", presidente federale austriaco, ha insistito Dr. Pogo.

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