Australia, ucciso da uno squalo mentre nuotava in acque basse: la tragedia davanti ai bagnanti
Un bagnante è stato ucciso da uno squalo in Australia. È accaduto domenica mattina presso una popolare ma non pattugliata spiaggia del Paese. La vittima è un uomo tra i 50 e i 60 anni del quale non sono state rilasciate le generalità che, secondo quanto emerso, è stato ucciso da uno squalo di oltre 4 metri in acqua bassa presso la Cable Beach del centro turistico di Broome, nel Nord-Ovest dell’Australia, a circa 2.100 chilometri da Perth. Secondo quanto riportano i media locali, la polizia ha spiegato che l’uomo stava praticando bodyboard a circa 40 metri dalla costa e in acque abbastanza basse quando è stato morso da uno squalo lungo 3-4 metri. Una coppia che nuotava vicino ha notato gli schizzi e sentito le urla dell'uomo ed è subito intervenuta per cercare di salvarlo. Il bagnante è stato trascinato a riva dove i medici arrivati sul posto hanno eseguito la rianimazione cardiopolmonare, ma per lui non c’è stato nulla da fare. È morto poco dopo per le gravi ferite riportate nell’attacco.
È l'ottavo attacco fatale di squalo in Australia nel 2020
La spiaggia teatro del dramma è normalmente sorvegliata dai bagnini ma non nei mesi tra novembre e maggio, perché è il periodo in cui sono comuni in acqua le velenosissime meduse irukandi, oltre a coccodrilli di acqua salata. Dopo l’attacco di domenica la spiaggia è stata chiusa e le autorità hanno consigliato alle persone della zona di fare attenzione. Il premier della Western Australia Mark McGowan ha espresso la sua vicinanza alla famiglia della vittima: "È un evento traumatico e inaspettato. Posso solo ringraziare tutte quelle persone che hanno tentato di salvarlo. È un giorno molto, molto triste per Broome”. Secondo l’agenzia governativa della Taronga Conservation Society, quest’ultimo è l'ottavo attacco fatale di squalo nelle acque australiane nel 2020, in cui ci sono state 22 aggressioni ai danni di persone.