Australia, uccise l’ex fidanzata con 17 coltellate davanti agli occhi della figlia: condannato a 31 anni
Sven Lindemann, 52 anni, è stato condannato a 31 anni di carcere per l'omicidio della 39enne Monique Lezsak, avvenuto nella sua casa di Melbourne, in Australia, nel maggio 2023. Poco prima la donna aveva deciso di lasciarlo.
La giudice della Corte Suprema Elizabeth Hollingworth ha definito le azioni di Lindemann "la forma più estrema di violenza familiare", poco prima di emettere la sentenza.
"Non credo che tu sia sinceramente pentito per le tue terribili azioni", ha detto la giudice. Più volte, infatti, come riportato dalla Abc, il 52enne aveva incolpato la sua vittima, sostenendo che lo aveva spinto a commettere un omicidio perché gli aveva spezzato il cuore.
Lindemann dovrà scontare un minimo di 25 anni prima di poter beneficiare della libertà condizionale. Oggi, mercoledì 22 maggio, gli amici e i cari di Lezsak erano presenti in tribunale, mentre Lindemann sedeva a pochi metri di distanza sul banco degli imputati vestito con camicia blu e cravatta.
Lindemann ha chiuso gli occhi mentre la giudice leggeva i dettagli del rapporto di uno psicologo che avrebbe riscontrato nell'assassino "convinzioni problematiche basate sul genere" e "standard incredibilmente elevati" delle donne con cui usciva.
Il giudice ha etichettato Lindemann come un ipocrita spietato per essersi arrabbiato con Lezsak per averlo tradito, quando Lindemann stesso aveva lasciato la sua ex moglie e i suoi figli per stare con la 39enne, quattro anni prima del delitto.
Nell'aprile dello scorso anno la relazione tra Lindemann e Lezsak si era deteriorata al punto che lei aveva deciso di lasciarlo e aveva iniziato a frequentare un altro uomo. La mattina del 30 maggio 2023 Lindemann aveva aspettato che il padre della donna lasciasse la casa di famiglia a Endeavour Hills, nel sud-est di Melbourne.
Si era quindi armato e aveva assalito Lezsak nel bagno e in cucina. Lindemann aveva inflitto 17 coltellate, con sei diversi coltelli, alla donna che è deceduta dissanguata sul pavimento della sala da pranzo. La figlia della 39enne di 10 anni aveva riportato ferite alla mano dopo aver cercato di disarmare l'uomo durante l'omicidio.