Australia: la Corte vieta matrimoni gay, rischio annullamento per 27 nozze

Colpo di scena in Australia dove l’Alta Corte australiana, la più importante giurisdizione del paese, ha dichiarato non valida la legge sui matrimoni tra persone dello stesso sesso varata nella capitale Camberra annullando all'ultimo minuto i 12 matrimoni già in programma per giovedì. Non solo, con la decisione della Corte australiana ora sono a rischio annullamento anche le 27 nozze gay già celebrate nella capitale Canberra, la cui assemblea legislativa aveva votato a favore delle nozze per coppie dello stesso sesso. "Secondo la Costituzione e la legge federale come è oggi, un’autorizzazione legale del matrimonio omosessuale dipende dal parlamento federale" hanno spiegato i giudici nella loro sentenza votata all'unanimità. In pratica per la Corte la giurisdizione in merito ai matrimoni resta allo stato federale centrale e non ai singoli parlamenti locali delle varie regioni e territori. Il Parlamento del Territorio della capitale dell’Australia aveva approvato la legge che permette le nozze gay a fine ottobre tra le acclamazioni dei sostenitori dell’iniziativa ma tra numerose polemiche degli oppositori.

Il braccio di ferro continua – La questione tra ricorsi e contro ricorsi è finita davanti ai giudici dell’Alta Corte australiana che si sono espressi in maniera contraria perché il provvedimento è in contrasto con la legge federale nella quale il matrimonio si configura come l’unione dell’uomo e della donna. A questo punto le nozze gay già celebrate dunque sarebbero incostituzionali cioè senza nessun valore legale. Il braccio di ferro comunque continua e lo stesso Parlamento australiano dovrebbe esprimersi sulla questione in breve tempo.