Australia: i conservatori vincono le elezioni con Abbott. Batosta per Assange
Dopo sei anni di governo laburista le elezioni politiche australiane sono state vinte dal conservatore Tony Abbott. Pessimo risultato invece per il partito di Wikileaks, voluto da Julian Assange, che prometteva alla vigilia del voto di operare con la massima trasparenza: l'1,19% dei consensi, insufficiente anche per entrare in parlamento, parla di un fallimento molto chiaro. Come detto le elezioni hanno visto il successo, con il 53% dei consensi, della coalizione formata dai liberali di Abbott e dal Partito Nazionale Agrario. I laburisti si sono fermati al 47%. I conservatori dunque avranno 91 seggi su 150 alla camera, mentre i Labour 54. Ha mantenuto il suo seggio di Melbourne il vice leader dei Verdi Adam Bandt, il primo del suo partito a entrare nell'assemblea eletta col maggioritario che penalizza i partiti minori.
Per quanto riguarda i risultati definitivi del Senato – che utilizza un sistema proporzionale – sarà necessario attendere ancora qualche giorno. Fra i candidati c'era Assange, che sperava di conquistare un seggio e magari di poter uscire dall'esilio volontario nell'ambasciata ecuadoregna a Londra. Ma le possibilità che il fondatore di WikiLeaks ce la faccia sono pressoché nulle. Poco dopo l'annuncio della sua candidatura, Assange veniva accreditato dagli analisti di un 27%.
Tuttavia la cavalcata dell'australiano ha trovato uno scoglio nell'errore strategico di allearsi con gruppi di estrema destra anzichè coi Verdi, da sempre sostenitori del fondatore del sito che ha divulgato file riservati dell'amministrazione Usa.