Australia, giovane condannato a 8 mesi di carcere per aver organizzato proteste anti lockdown
Anthony Khallouf, un noto negazionista australiano, è stato condannato a otto mesi di reclusione – tre dei quali da scontare in carcere – per aver contribuito ad organizzare una manifestazione anti lockdown a Sydney lo scorso fine settimana: il giovane, 29 anni, è stato arrestato dalla polizia nei pressi della stazione ferroviaria di Hornsby e agli agenti ha detto di essersi perso. Loro però non hanno "abboccato", gli hanno chiesto che ci facesse così lontano dalla sua abitazione in un periodo in cui sono in vigore severe restrizioni agli spostamenti e a questa domanda Khallouf non ha saputo fornire nessuna risposta credibile: non era in giro per motivi sanitari, tanto meno per altre ragioni di estrema necessità.
La polizia ha quindi voluto vederci chiaro e ha scoperto che il 29enne era uno dei punti di riferimento del mondo negazionista e no vax australiano. In particolare si era più volte vantato di voler "risvegliare la massa dei cittadini australiani", sostenendo che i lockdown erano (naturalmente) una forma di dittatura sanitaria e incitando le persone al mancato rispetto delle regole. Condotto in tribunale a Sydney, il ragazzo è stato processato per direttissima e giudicato colpevole di mancato rispetto delle direttiva Covid, istigazione a delinquere e false dichiarazioni ai pubblici ufficiali. È stato quindi condannato a otto mesi di reclusione, tre dei quali dovrà scontarli in carcere. Verrà rilasciato in libertà vigilata il 18 novembre, e si spera che non ricomincerà da subito a sostenere che il Covid è nient'altro che un'influenza stagionale come tutte le altre.