Australia devastata dagli incendi: temperature oltre i 40°, tre morti e 5 dispersi
Si aggrava di giorno in giorno l’emergenza incendi in Australia. La situazione più grave è nel sudest del Paese, complici anche le temperature di oltre 40 gradi e i forti venti. In particolare nella città costiera di Mallacoota, quattromila persone, tra vacanzieri e residenti, sono state costrette a rifugiarsi sulle spiagge per sfuggire ai roghi. Non va meglio nello Stato di Victoria e in particolare a Melbourne, dove sono state evacuate circa 100.000 persone dai quartieri periferici della città. Altre 30.000 persone sono state evacuate da East Gippsland, zona molto frequentata da turisti. E si segnalano anche tre vittime: un pompiere volontario del Nuovo Galles del Sud rimasti ucciso mentre cercava di domare un incendio insieme a due colleghi (rimasti feriti); i corpi di un uomo e suo figlio sono stati trovati nella città di Corbargo.
Le autorità stanno mettendo a punto un piano per far fronte alla situazione. "Abbiamo raccomandato a tutti di non uscire per strada, è diventato troppo pericoloso guidare, non solo per via del fumo, ma a causa dell’intensificarsi degli incendi” ha dichiarato Lisa Neville, Ministro della polizia. “Un avvertimento che vale per tutti, non solo per le regioni più colpite.” Nel Nuovo Galles del Sud, migliaia di persone hanno chiesto di usare i soldi destinati ai fuochi d’artificio di Capodanno per combattere gli oltre 100 incendi non ancora domati.
In totale dodici persone sono morte in Australia dall'inizio di settembre a causa degli incendi che hanno distrutto un migliaio di case e più di tre milioni di ettari, un'area più grande del Belgio. Secondo gli scienziati, si tratta delle “conseguenze del riscaldamento globale”. Lunedì nella parte occidentale del Paese oceanico, le temperature hanno raggiunto i 47 gradi e hanno superato i 40 gradi su tutto il territorio.
