Australia, autista Uber accusato di aver violentato una passeggera di 16 anni
Una ragazza di sedici anni sarebbe stata vittima di una aggressione sessuale lo scorso 8 luglio, mentre era a bordo di un’auto Uber a Brisnane, in Australia. A violentarla sarebbe stato il conducente dell’auto Uber, un uomo di cui non si conosce il nome ma che, secondo le prime informazioni fornite dalla polizia del Queensland, avrebbe trentasette anni. L’autista Uber avrebbe stuprato la passeggera sedicenne nella sua automobile l’8 luglio scorso e la ragazza avrebbe presentato denuncia la mattina successiva. Si tratta del secondo caso di aggressione a sfondo sessuale nel giro di una settimana a Brisbane da parte di un conducente di taxi Uber. La nota azienda, che fornisce un servizio di trasporto automobilistico attraverso un'applicazione che mette in collegamento diretto passeggeri e autisti, da parte sua ha comunicato di aver immediatamente bloccato l'accesso dell'uomo al servizio dopo aver appreso le accuse mosse contro di lui.
Uber: “I nostri pensieri con la vittima e la sua famiglia” – “Il comportamento descritto dalla polizia del Queensland è assolutamente deplorevole e i nostri pensieri sono per la donna e la sua famiglia”, così Uber in una dichiarazione. L’aggressione dell’8 luglio non sarebbe comunque collegata all’altra precedente avvenuta sempre nella città australiana e, al di là dei due casi registrati in pochi giorni, la società non sarebbe preoccupata per la sicurezza del servizio. “Non credo che dalle azioni di due persone si possa concludere che Uber sia meno sicuro”, avrebbe detto un funzionario sottolineando che migliaia di persone ogni giorno vengono raccolte e portate dove vogliono senza avere alcun problema.