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Auguri al Kebab, Berlino festeggia i suoi 40 anni

Non tutti sanno che il kebab fu inventato 40 anni fa a Berlino, da un piccolo chiosco gestito da un turco è partita una scalata trionfale, diventando uno dei cibi internazionali più popolari.
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A Berlino tutto è pronto per i primi 40 anni del Kebab. Perché nella capitale tedesca? Perché è lì che il piatto a base di carne, cipolle, insalata, pomodori e patate è nato. Era il 1972 quando Kadir Nurman, di origine turche, da un chioschetto di Zoologischer Garten (la stazione del famoso Zoo di Berlino) decise di provare a farcire un panino con della comunissima carne da spiedo, unendo tutto alle cipolle e all'insalata. Il risultato fu un autentico successo. E le salse, direte voi? Per quelle occorrerà aspettare ancora una decina di anni, il 1982 quando verrà realizzato il kebab come lo conosciamo noi attualmente: la farcitura con salsa d'aglio, di crauti oppure piccante.

Doner o durum? Con il passare degli anni alla versione classica "doner" si è aggiunta quella arrotolata nel "durum", una piadina vegetale. Il successo è stato senza precedenti, ogni anno la Germania produce 750 milioni di kebab con un fatturato di 2,8 miliardi di euro. Cifre assurde se si pensa che l'intero settore in Europa fattura "solo" tre miliardi e mezzo di euro. Il kebab ha sofferto della campagna negativa ai suoi danni, dopo lo scandalo sugli alimenti, ma adesso sembra essere in ripresa. Riguardo al fatto che non esista un tedesco proprietario di un chiosco di kebab, per i turchi la risposta è semplice:

Una buona pizza deve essere fatta da un italiano, un buon kebab da un turco.

Angela Merkel al taglio dello spiedo

Farà male o farà bene, come in tutte le cose, l'importante è sapersi moderare. In Italia il fenomeno è in forte espansione con i piccoli imprenditori italiani che, fiutato il trend, stanno attrezzando paninoteche e rosticcerie di spiedo verticale rotante per cuocere la carne. Putroppo però molti di questi lo occidentalizzano, sbagliando: non vi sarà difficile trovare farciture assurde con mozzarella e funghi (a Napoli lo fanno addirittura con la classica e autoctona ricetta "sasicce&friarielli") che, specie per chi ha viaggiato un po', vi indurranno a gridare al sacrilegio. Dunque, se non riuscite a passare per Berlino, il consiglio è quello di provare sempre la sua ricetta originale, cipolle comprese. Ma se siete in dolce compagnia, meglio portare scorte di chewing-gum e dentifrici tascabili d'ogni gusto.

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