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Attentato in un ospedale in Pakistan: 93 morti tra avvocati e giornalisti

L’attacco non è ancora stato rivendicato da nessuna organizzazione terroristica.
A cura di Davide Falcioni
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E' pesantissimo il bilancio di un attentato compiuto presso l'ospedale di  Quetta in Pakistan: 93 persone sono morte e altre decine sono rimaste ferite, alcune delle quali in modo assai grave. Le vittime sono in larga parte avvocati e giornalisti, che si trovavano nella struttura perché vi era stata portata la salma del presidente dell'Associazione legali del Balochistan (Bba), Bilal Anwar Kasi, ucciso nelle scorse ore. L'esplosione si è verificata nei pressi dell'entrata principale della struttura, e molto probabilmente la responsabilità sarebbe di un kamikaze.

Tutta l'area è stata immediatamente isolata dalla polizia, che ha anche diramato un avviso di emergenza a tutti gli ospedali della città, dove stanno confluendo i feriti. Intanto il ministro dell'Interno del Balochistan, Sarfaraz Bugti, ha annunciato l'apertura di un'inchiesta su quella che giudica una "falla nella sicurezza" e l'ispettore generale della polizia, A.D. Khawaja, ha emesso un'allerta massima in tutto il Sindh. L'attacco è stato compiuto nei pressi dell'ingresso principale del nosocomio, in un momento in cui da quel punto stavano transitando decine di avvocati e giornalisti per rendere omaggio a  Bilal Anwar Kasi.

Avvocati e giornalisti sono da tempo nel mirino di gruppi terroristici locali: soprattutto tra i primi sono stati recentemente commessi omicidi mirati che hanno convinto la categoria a chiedere al governo di predisporre sistemi di massima protezione. Al momenti l'ultimo attacco, il più sanguinario, non è stato rivendicato da nessuno, anche se i sospetti maggiori ricadono su Al Quaeda. Per saperne di più sarà necessario attendere le prossime ore, quando con ragionevole certezza i leader che hanno pianificato l'attacco lo rivendicheranno. Nel frattempo nel paese infuriano le polemiche, visto l'alto rischio di rimanere coinvolti in un attentato se ci si trova in luoghi molto affollati.

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