Attentato in RD Congo, in Italia le salme di Attanasio e Iacovacci: ad accoglierle anche Draghi
È atterrato pochi minuti fa all'aeroporto di Roma Ciampino l'aereo di Stato con a bordo le salme dell'ambasciatore Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci, rimasti uccisi ieri nel corso di un attentato nella Repubblica democratica del Congo. Il volo era partito da Goma questo pomeriggio. Ad accogliere i due feretri anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi, insieme al ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, e al numero uno della Farnesina, Luigi Di Maio. Assente il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per un lieve malore. Atteso invece, per domani, il rientro in Italia della moglie del diplomatico, Zakia Seddiki, mamma delle sue tre figlie.
I corpi di Attanasio, 43 anni, e di Iacovacci, 30, verranno sottoposti probabilmente già domani alle autopsie per stabilire con certezza le cause della morte. A ordinare gli esami sono stati i pubblici ministeri di Roma Sergio Colaiocco e Alberto Pioletti, che indagano per sequestro di persona con finalità di terrorismo. I feretri verranno poi trasferiti a Limbiate e Sonnino, in provincia di Latina, le città in cui sono cresciuti l'ambasciatore e il militare. Domenico Romeo, sindaco della città brianzola, ha spiegato che i genitori del diplomatico sono partiti nel primo pomeriggio di oggi alla volta di Roma e che "a prescindere dal fatto che ci siano o meno funerali di Stato, una cerimonia sarà organizzata anche in paese. Qui la faremo sicuramente. All'aperto, al centro sportivo" ha dichiarato.
Intanto, la Procura di Roma ha delegato ai carabinieri del Ros le indagini in Congo sulla morte del diplomatico e del militare che lo scortava: gli uomini dell'Arma sono già nel paese africano ed acquisiranno i verbali delle testimonianze raccolte dagli inquirenti locali delle persone presenti sul luogo dell'assalto. Secondo la ricostruzione fatta finora, vi sarebbe stato uno scontro a fuoco tra i ranger e i rapitori ed è in questa fase che avrebbero perso la vita i due italiani che viaggiavano su una delle due vetture del Programma alimentare mondiale (Pam-Wfp) in direzione Rutshuru, nel parco nazionale di Virung.