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Attentato di Strasburgo, le folli teorie dei gilet gialli: “Hanno inscenato tutto, ecco le prove”

Secondo gli esponenti del movimento che da settimane sta inscenando proteste e manifestazioni in tutta la Francia, dietro all’attentato di Strasburgo ci sarebbe la regia del Governo e del Presidente Macron per distogliere lo sguardo dell’opinione pubblica francese dai disordini sociali delle ultime settimane. Un’ondata di complottismo e fake news senza prove che ha costretto gli amministratori di alcune pagine a chiudere gli account.
A cura di Gennaro Punzo
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Un attentato messo in atto dal Governo francese per distogliere l'attenzione dai disordini sociali delle ultime settimane. Questa l'infondata spiegazione dell'atto terroristico di ieri sera a Strasburgo dove un uomo ha sparato all'impazzata uccidendo due persone e ferendone 13, tra cui un giornalista italiano. La teoria complottista ha avuto un'ampia cassa di risonanza su alcuni gruppi social di gilets gialli che da settimane stanno inscenando proteste e manifestazioni nelle maggiori città della Francia. In pratica, secondo quanto sospettano centinaia di aderenti al movimento di protesta, il Governo francese, con la regia del Presidente Macron e il sostegno dei servizi segreti, avrebbe in qualche modo inscenato l'attentato di Strasburgo, una delle città simbolo del paese soprattutto nel periodo di Natale e sede del Parlamento Europeo, per distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica sull'emergenza sociale che da settimane sta provocato violente proteste in tutto il paese.

I complottisti non hanno alcun dubbio: sarebbe un "false flag", tutto cioè sarebbe stato pianificato nei minimi dettagli dal Governo francese.  Basta il fatto che l'attentatore sia riuscito a penetrare armato all'interno della zona a traffico limitato eludendo i controlli per credere che sia stata tutta una massa in scena.

Da ieri sera decine di post complottisti sono stati pubblicati sui vari gruppi Facebook legati al movimento dei gilet gialli: "Ecco, un piccolo attentato per mettere fine ai gilet gialli, molto forte questo Macron", "Che caso, appena qualche giorno prima del quinto atto per calmare le pecore". E ancora: "è strano, non si sentiva più parlare di attentati, ma solo di noi gilet gialli e ora c'è stato un attentato a Strasburgo", "non ci facciamo impressionare da questo attentato costruito dai servizi segreti". Sono solo alcuni dei messaggi che circolano su Twitter e Facebook.

L'ondata di complottismo e fake news ha addirittura convinto gli amministratori di alcuni dei più importanti gruppi di riferimento della protesta, La France en colère!!! e "info gilets jaunes",a bloccare i rispettivi account per rispetto delle vittime dell'attentato Strasburgo e per evitare il moltiplicarsi di messaggi che alimentavano sospetti fuorvianti sul Governo Francese e le forze di polizia.

Le "prove" del complotto

Per rinforzare l'ipotesi del complotto ci sarebbero anche alcune prove evidenti che incastrerebbero il Governo e lo stesso Presidente Macron, reo di aver  pubblicato un Tweet un messaggio di cordoglio per le vittime di Strasburgo scritto alle 16.55, qualche ora prima dell'attentato (cosa che si spiega dal fatto che l'orario di pubblicazione dei tweet dipende dal fuso orario impostato sui singoli account).

E non è tutto: a finire nel mirino dei complottisti anche la Prefettura delle Ragione Est e del Basso Reno che ieri sera, subito dopo l'attentato, ha avvisato i cittadini ad evitare la zona interessata con un tweet, secondo quanto denunciano i gilets gialli, scritto alle 11.47. Una prova "schiacciante" che confermerebbe l'ipotesi secondo la quale anche la Prefettura fosse già a conoscenza dell'attentato che ci sarebbe stato in serata nel cuore di Strasburgo. A "smontare" le prove ci ha pensato il portale BFMTV.com che ha semplicemente modificato il fuso orario sull'account twitter per ottenere l'ora esatta del messaggio diffuso dalla Prefettura e dal presidente Macron. Insomma, il Twitter presidenziale non dimostra assolutamente nulla, tantomeno rappresenta una prova di una presunta montatura da parte dei servizi segreti Francesi.

Alle teorie complottiste ha risposto il segretario di Stato del Ministro dell'Interno, Laurent Nunez, con una dichiarazione molto dura rilasciata ai media francesi: "Sono indignato, come si possono dire certe cose. C'è un assassino che ha ucciso tre persone, ci sono dei feriti gravi", ha detto Nunez, il braccio destro del Ministro, Christophe Castaner. Le teorie del complotto alimentano il clima di odio e di sospetti che da settimana si respira in Francia, ma la protesta dei gilets gialli non si fermerà neanche davanti ad un episodio grave come l'attentati di Strasburgo e nel prossimo fine settimana i manifestanti indosseranno un fascia nera al braccio in memoria delle vittime.

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