Attentato al museo di Tunisi, arrestato il leader del gruppo terrorista

Le autorità tunisine hanno annunciato di aver arrestato il leader della cellula terroristica responsabile dell’attentato della settimana scorsa al museo del Bardo. Secondo il segretario di Stato presso il ministero degli Interni, Rafik Chelli, il gruppo ideatore e realizzatore del piano sarebbe composto di 16 persone, di cui almeno due tunisini tornati dalla Siria dove avrebbero combattuto a fianco delle milizie jihadiste. Il leader mandante e responsabile dell’attentato al museo del Bardo che è stato arrestato sarebbe un tunisino residente abitualmente in Belgio. Sarebbe invece ancora latitante il terzo uomo implicato nell’attuazione della strage, Maher Kaidi. Inoltre, dagli sviluppi dell’inchiesta emergerebbe che la cellula che ha organizzato l’attentato in Tunisia sarebbe quella della brigata Okba Bin Nafaa, diretta dall’algerino Lokman Abou Sakher, il quale avrebbe dichiarato da pochi mesi fedeltà all’Isis.

Il Museo del Bardo dovrebbe riaprire domenica – Dopo l'attentato al museo, dove sono rimasti uccisi tra gli altri anche quattro italiani, la Tunisia ha istituito una cellula di crisi presieduta dal capo del governo per garantire maggior sicurezza nelle zone turistiche e negli eventi che si svolgono nella capitale. Nei giorni scorsi sono stati compiuti diversi arresti, inoltre il premier tunisino ha licenziato il capo della polizia e il responsabile della sicurezza del Museo del Bardo. Museo che dovrebbe riaprire domenica 29 marzo (inizialmente la riapertura era prevista ieri), in occasione della marcia internazionale contro il terrorismo. Lo slogan della marcia contro il terrorismo sarà “Le monde est Bardo”, un messaggio per affermare la volontà del Paese di superare gli avvenimenti del Bardo. In quell'occasione verrà anche inaugurata una stele per ricordare le vittime della strage.