Attentato a Trump, si dimette la direttrice del Secret Service. Harris contro il tycoon: “So che tipo è”
Sono giornate intense per la politica americana dopo il fallito attentato a Donald Trump in Pennsylvania e il ritiro della candidatura di Joe Biden in vista delle elezioni presidenziali del 5 novembre prossimo, con conseguente endorsement per la sua vice, Kamala Harris.
Da un lato, continuano le indagini su quanto successo durante un comizio dell'ex tycoon a Butler il 13 luglio scorso. Ed è notizia di pochi minuti che la direttrice del Secret Service, Kimberly Cheatle, si è dimessa. La decisione arriva all'indomani dell'audizione tenuta in Commissione alla Camera, nel corso della quale Cheatle ha ammesso "il fallimento" dell'agenzia in occasione dell'attentato all'ex presidente. Le richieste di farsi da parte erano giunte sia dal campo repubblicano che da quello democratico. "L'amministrazione Biden/Harris non mi ha protetto", ha commentato Trump sul social network Truth, mentre Biden, di rientro alla Casa Bianca dopo la convalescenza per Covid ha fatto sapere che a breve nominerà un successore.
Dall'altro, i dem sono in fibrillazione per designare il proprio candidato per la corsa alla Casa Bianca, che dovrà vedersela proprio contro Trump. Nelle ultime ore sta prendendo sempre più corpo l'idea di Kamala Harris, che ha ricevuto la benedizione di Biden e di altri leader del partito, oltre che dei sondaggi: secondo quanto ha riferito il New York Times, sarebbe indietro di soli 2 punti percentuali rispetto all'ex presidente (46% vs 48%).
E non ha usato mezze misure nei confronti di Trump nel primo discorso da candidata alla presidenza USA: "Ho battuto predatori sessuali e truffatori. So bene che tipo è Donald Trump", ha detto presso il quartier generale della campagna elettorale in Delaware. "Questa campagna – ha aggiunto – non è solo “noi contro Trump”, è sempre stata una lotta tra due visioni, una che punta al futuro e l’altra che guarda al passato: libertà, compassione e giustizia contro caos, paura e odio".