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Israele, attentato a Tel Aviv: due morti e 15 feriti. Ucciso l’autore: si teme giornata di tensioni

È di due persone uccise e quindici ferite, di cui molte in gravi condizioni, il bilancio dell’attentato avvenuta nella notte in Israele, a Tel Aviv. L’autore dell’attacco armato è stato ucciso.
A cura di Chiara Ammendola
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Il luogo dell'attentato a Tel Aviv
Il luogo dell'attentato a Tel Aviv

È stato ucciso dalle forze di polizia israeliane l'autore dell'attentato avvenuto la scorsa notte a Tel Aviv costato la vita a due persone, mentre altre 15 sono rimaste ferite, molte in modo grave. L'uomo, identificato come Raed Fathi Hazem, è stato individuato poco dopo l'attacco nel centro di Jaffa, nelle vicinanze di una moschea ed è stato ucciso in uno scontro a fuoco.

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L'attentatore ucciso in uno scontro con la polizia dopo notte in fuga

L'attentato è avvenuto a Dizengoff Street, strada solitamente molto affollata per la presenza di bar e ristoranti, intorno alla 9 di giovedì sera, quando, come riportato dal comandante della polizia di Tel Aviv, Raed Fathi Hazem, ha aperto il fuoco proprio all'interno di un bar colpendo diverse persone. Poi la fuga durata tutta la notte, fino a quando l'uomo sarebbe stato individuato nei pressi di una moschea a Jaffa. La polizia, secondo i media locali, aveva una sua foto, raccolta dalle telecamere di sicurezza. GLi altri feriti, di cui almeno cinque in gravi condizioni, sono stati trasportati presso l'Ichilov Medical Center.

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Hamas: attacco è conseguenza della continua aggressione nella nostra terra

L'attentato al momento non è stato rivendicato anche se Hamas ha diffuso un comunicato ufficiale nel quale definisce eroico l'attacco: "Ci opponiamo ai tentativi di imporre un carattere ebraico a Gerusalemme, e all'ingresso di ‘coloni' nella moschea al-Aqsa. Siamo determinati a difendere Gerusalemme col sangue e col fuoco". "Noi salutiamo quella operazione – ha detto Mahmud a-Zahar, uno dei leader storici del movimento – che è una conseguenza della continua aggressione nella nostra terra e nei nostri Luoghi santi". Oggi intanto la polizia israeliana ha dislocato 3.000 agenti a Gerusalemme per affrontare possibili tensioni durante le preghiere nella Spianata delle Moschee per il primo venerdì del Ramadan.

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