Attentato a Mosca, il bilancio è di almeno 137 morti tra cui bambini: “Mai avvertiti dagli Usa”
È salito ad almeno 137 morti, tra cui diversi bambini, il bilancio dell'attacco terroristico al Crocus City Hall di Krasnogorsk, alla periferia di Mosca. Un bilancio drammatico e che purtroppo potrebbe aumentare ulteriormente visto che i feriti dell'attentato sono 182 di cui ben 121 sono ancora ricoverati in ospedale, diversi in gravi condizioni, secondo i dati forniti dal ministero della Sanità della Regione di Mosca. "Finora sono stati identificati sessantadue corpi ma l'identificazione continua", spiegano dal comitato investigativo russo, rivelando che alcuni corpi sono irriconoscibili a causa dell'incendio della struttura. Lo stesso comitato spiega però che nel corso delle operazioni sul luogo dell'attentato non sono stati rinvenuti corpi decapitati o tracce di esplosivo.
Intanto il Cremlino promette vendetta contro i responsabili e, dopo aver annunciato l'arresto di undici persone, tra cui i 4 presunti attentatori, continua a fare riferimento all'Ucraina nonostante la rivendicazione dell'Isis-K, la branca afghana dell'Isis che ha postato anche diversi video del sanguinoso attentato durante il concerto. Le brutali immagini mostrano gli uomini armati che si filmano mentre danno la caccia agli spettatori indifesi nella sala concerti sparando a tutto ciò che si muove con i fucili d'assalto Kalashnikov.
Il comitato investigativo russo ha annunciato che "sul luogo della tragedia sono stati recuperati quattro equipaggiamenti da combattimento, più di 500 cartucce, 28 caricatori e due kalashnikov appartenenti agli aggressori. Sono stati sequestrati inoltre una pistola Makarov e un caricatore del Kalashnikov". La commissione investigativa ha anche affermato che 4 sospetti erano scappati a bordo di un'auto Renault e individuati nella regione di Bryansk, alla frontiera con l'Ucraina.
I sospetti terroristi arrestati sabato in connessione con l'attentato al Crocus City Hall di Krasnogorsk sono stati trasferiti oggi a Mosca dove e sono comparsi davanti al Comitato investigativo della Federazione russa. Le agenzie russe hanno diffuso le immagini dell'arrivo dei quattro uomini che, secondo il Comitato investigativo russo volevano passare la frontiera, attraverso un varco creato dagli ucraini. Una ricostruzione che Kiev smentisce categoricamente, appoggiata dagli Usa.
"Qualsiasi dichiarazione delle autorità americane volta a giustificare Kiev fino alla fine delle indagini sull'attacco terroristico al Crocus Citi Hall dovrebbe essere considerata come una prova" ha affermato però la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, aggiungendo: "Gli Usa si sono affrettati a dire che l'Ucraina non è coinvolta nell'attacco terroristico di Krasnogorsk, la colpa è dello Stato islamico. Vorrei che avessero potuto farlo così rapidamente con l'assassinio del loro presidente John Kennedy".
Da Mosca smentiscono anche di aver avuto indicazioni da Washington su possibili attacchi terroristici. "Non abbiamo ricevuto alcuna notifica o messaggio in anticipo", ha detto infatti l'ambasciatore russo a Washington Anatoly Antonov aggiungendo di "non aver avuto contatti né con la Casa Bianca né con il Dipartimento di Stato su questo tema". "La reazione ufficiale di Washington è stata una dichiarazione articolata. La domanda che sorge spontanea è se i funzionari statunitensi abbiano fornito tutte le informazioni a disposizione alla parte russa, come affermano", ha osservato l'ambasciatore.