Attentato a Manchester, madre disperata cerca la figlia dispersa: “Aiutatemi, vi prego”
Avrebbe dovuto essere una serata di svago, si è trasformata in una strage. Ventidue morti, cinquantanove feriti, numerosi dispersi. E’ il bilancio dell’attentato avvenuto lunedì sera a Manchester. L’identità delle vittime non è stata ancora resa nota e si teme siano soprattutto giovani, o addirittura bambini. Genitori, familiari ed amici in queste ore stanno cercando disperatamente di avere notizie sui propri cari.
“Abbiamo provato tutto il possibile. Ci dicono di aspettare e stare vicino ai telefoni. Suo padre la sta cercando… È una sensazione orribile, sapere che tua figlia è lì senza sapere se è viva o morta” è la testimonianza alla Cnn di una residente di Manchester, Charlotte Campbell, madre di Olivia, una 15enne che si trovava alla Manchester Arena per il concerto di Ariana Grande. “Ho chiamato ospedali e polizia. Mi hanno detto che non c'è nulla che possa fare, posso solo aspettare. Sono a casa, da sola, e aspetto. Se qualcuno la vede — ha detto Charlotte disperata — mi contatti. Dategli il vostro telefono e ditele di chiamarmi. Voglio solo che torni a casa”. La donna ha pubblicato una foto di sua figlia su Facebook: “Per favore condividetela, questa è mia figlia. E’ dispersa, e non ho ancora nessuna notizia su di lei".
La Campbell ha ringraziato i social media per essere stati "meravigliosi" nella ricerca di sua figlia. Ma su Facebook e gli altri social sono decine le foto di giovani e bambini condivise da genitori e parenti preoccupati. Tutti loro ieri sera erano alla Manchester Arena. “Mio figlio era alla Manchester Arena oggi. Non risponde alle mie chiamate! Per favore…”, si legge nel tweet di Deplorable MrsK. “Martyn è ancora disperso. "Chiunque abbia notizie si metta in contatto” twitta Steve. C’è anche chi, come Paul91801331, pubblica la foto del fratello, “disperso” pure lui, scomparso nella notte durante il concerto. Haley_Stewartt ha invece provato a mettere insieme nomi e circostanze, invitando gli internauti a condividere informazioni. La parola “found”, come dire “salvo”, è stata aggiunta a coloro che sono stati già ritrovati, vivi.