Attentati Parigi, arrestato in Algeria un 29enne legato alla strage di novembre
Le autorità algerine hanno arrestato un uomo di ventinove anni, sospettato di avere legami con Abdelhamid Abaaoud, il jihadista ritenuto la mente degli attacchi avvenuti il 13 novembre a Parigi, quando un commando terroristico ha ucciso 130 persone tra Stade de France, ristoranti e la sala concerti Bataclan. Zahir Mehdaoui è residente a Bruxelles, e ha la doppia cittadinanza belga e algerina. I media locali riportano che il ventinovenne sarebbe stato fermato ad Akbou, nel dipartimento di Bejaia, a 250 chilometri a est di Algeri. Non è, però, noto il momento dell'arresto. L'accusa nei suoi confronti è quella di appartenenza a un'organizzazione terroristica attiva all'estero.
Secondo quanto riporta l'agenzia di stampa algerina Aps, Mehdaoui è sospettato "di avere legami con gli attacchi terroristici a Parigi dello scorso novembre". I media locali riferiscono che il ventinovenne ha lasciato il paese nel 2012. Successivamente si è recato prima in Turchia e poi in Grecia. Infine, si è stabilito a Bruxelles, dove ha sposato una cittadina belga. Le indagini sul suo conto – da cui poi è scaturito l'arresto – circa un possibile coinvolgimento di Mehdaoui nelle attività di gruppi terroristici attivi anche all'estero, sono nate poprio dalla sua vicinanza con Abaaoud, morto durante il blitz nel suo covo di Saint -Denis pochi giorni dopo gli attentati, il 18 novembre 2015. Per i media locali algerini, il ventinovenne sarebbe l'uomo presente in alcune immagini insieme alla "mente" della strage di Parigi. Si tratta di fotogrammi ritrovati nel cellulare di Abaaoud dopo la sua morte. In particolare, Mehdaoui apparirebbe a bordo di un 4×4 accanto ad Abaaoud, intento nel trascinare con lui i corpi delle vittime dei combattimenti in Siria.