Attentati Parigi, Anonymous dichiara guerra all’Isis: “Vi troveremo”
Dopo gli attacchi terroristici di venerdì scorso a Parigi, il gruppo di hacktivist Anonymous ha dichiarato "guerra totale" all'Isis, impegnandosi a dare la caccia a ogni cyber sostenitore del Califfato. In un video postato su Youtube, un portavoce con la maschera di Guy Fawkes ha promesso di "avviare la più grande operazione mai effettuata" contro Stato islamico: "Guerra è dichiarata, preparatevi". Il gruppo, chiamando a raccolta gli "Anonymous di tutto il mondo", ha quindi avvertito i terroristi di aspettarsi "attacchi informatici di massa"."Siamo sulle tracce degli appartenenti ai gruppi terroristici responsabili degli attacchi, non ci fermeremo, non dimenticheremo, e faremo tutto il necessario per porre fine alle loro azioni. Sappiate che vi troveremo", ha detto l'uomo apparso in video. Anonymous ha poi espresso solidarietà alle vittime della strage di Parigi, ricordando all'Isis che "i francesi sono più forti di voi, e verranno fuori da questa atrocità ancora più forti di prima".
Nelle prime ore dopo la strage del 13 novembre, Anonymous aveva iniziato a operare. Sotto il canale #Ghost, aveva bloccato gli hashtag utilizzati dai sostenitori dell'Isis per festeggiare gli attacchi di venerdì sera e diffondere la rivendicazione.
Non è la prima volta che il gruppo mondiale di hacktivist si schiera a difesa del popolo francese contro lo Stato islamico. Già dopo l'attentato di Charlie Hebdo a gennaio, Anonymous aveva lanciato la campagna #OpISIS. L'impegno di Anonymous viene ricordato nel video: "Avevamo già dichiarato la nostra determinazione a neutralizzare chiunque attaccasse le nostre libertà. Adesso faremo lo stesso. Aspettatevi la nostra totale mobilitazione. La violenza non ci indebolirà, ma ci darà la forza per unirci e combattere insieme la tirannia e l’oscurantismo", ha detto l'uomo con la maschera di Fawkes. Durante tutto l'anno, il gruppo ha tracciato, hackerato, smascherato e segnalato circa 101mila account Twitter collegati a membri dell'Isis e 5.900 video di propaganda, creando un database di 26mila account riconducibili allo Stato islamico e alla vera e propria chiusura di 149 siti. Solo questa settimana sono stati in grado di tracciare un gruppo di hacker pro Isis che utilizza almeno 10 account Twitter riconducibili unico indirizzo IP in Kuwait. Tutti, comunque, sono invitati a segnalare gli account pro Stato islamico.