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Attentati di Parigi, la sentenza: Salah Abdeslam “colpevole di omicidi e terrorismo”

La sentenza nel processo iniziato lo scorso settembre per gli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi. Salah Abdeslam colpevole di omicidio e terrorismo.
A cura di Susanna Picone
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Salah Abdeslam, l'unico superstite dei commando di terroristi che compirono gli attentati di Parigi, nel 2015, in cui morirono 130 persone, è stato riconosciuto colpevole come "co-autore" di omicidio e terrorismo. La sentenza del processo per le stragi jihadiste della capitale francese del 13 novembre di sette anni fa è stata letta dal giudice Jean-Louis Peries al termine di un dibattimento durato complessivamente 10 mesi e caratterizzato da misure di sicurezza eccezionali.

Abdeslam dovrà scontare l'ergastolo senza possibilità di condizionale: si tratta della condanna più dura che è possibile comminare nel sistema giudiziario francese. La corte ha giudicato che il suo giubbotto esplosivo non ha funzionato correttamente, respingendo l'ipotesi difensiva secondo la quale Abdeslam l'aveva abbandonato perché non più intenzionato a portare a termine il suo attacco.

Degli altri imputati oltre ad Abdeslam, 18 sono stati condannati per reati connessi al terrorismo e uno per un reato minore. Nel corso dei dieci mesi di processo, Abdeslam ha riconsociuto il suo radicalismo, ha pianto, si è scusato con le vittime e ha chiesto ai giudici di perdonare i suoi errori.

Abdeslam: "Non sono un assassino"

"L'opinione pubblica pensa che ero a sparare contro le persone sedute ai tavolini fuori dai bar, che ero al Bataclan. Sapete che la verità è l'opposto. Ho commesso errori, è vero, ma non sono un assassino. Se mi condannate per omicidio commettete un'ingiustizia", aveva detto Salah Abdeslam, 32enne francese principale imputato del processo e unico superstite del commando che uccise 130 persone fra Parigi e Saint-Denis.

All'inizio del processo Abdeslam si proclamò "combattente dello Stato islamico", sul finire delle udienze aveva invece presentato le "condoglianze e le scuse a tutte le vittime". Nel corso del processo si è anche difeso assicurando di aver rinunciato ad azionare la sua cintura esplosiva in un bar del XVIII/o arrondissement di Parigi, sulle pendici di Montmartre, per "umanità". La procura nazionale antiterrorismo aveva chiesto per Abdeslam l'ergastolo senza possibilità di sconti di pena.

Tra le vittime degli attentati di Parigi del 13 novembre 2015 anche una giovane italiana, Valeria Solesin, studentessa di 28 anni che stava seguendo un dottorato in demografia alla Sorbona. Quella terribile notte Valeria era al Bataclan per il concerto del gruppo rock Eagles of Death Metal.

Valeria Solesin
Valeria Solesin

La ricostruzione degli attentati di Parigi del 13 novembre 2015

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Le prime sparatorie, simultanee, alle 21.20, in diversi luoghi della capitale francese. Tre esplosioni accanto allo Stade de France dove si sta giocando l'amichevole Francia-Germania alla presenza del presidente Hollande e di 80mila spettatori. Nel 10/mo arrondissement, l’attacco contro il ristorante Le Petit Cambodge. In Rue de Charonne, nell'11/mo arrondissement, 18 persone vengono uccise in un’altra sparatoria. Vicino a Place de La Republique, cinque persone cadono sotto i colpi dei terroristi nella pizzeria La Casa Nostra. In un altro attacco nei pressi della Piazza viene uccisa un'altra persona. Poi la strage al Bataclan durante un concerto con 1.500 spettatori: i terroristi fanno irruzione e cominciano a sparare sul pubblico. I soccorritori troveranno oltre ottanta morti tra gli spettatori nel locale.

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