Attentanti in serie in Indonesia: donna kamikaze si fa saltare in aria con i figli piccoli
Dieci morti e 41 feriti è il bilancio degli attentati contro 3 chiese cristiane a Surabaya, in Indonesia. Secondo quanto riferito dalla polizia locale, sarebbero in tutto 5 i kamikaze coinvolti nei tre attacchi sferrati nella città indonesiana. A provocare i numerosi morti e feriti è stata una serie di esplosioni provocate dai kamikaze e dalle immagini trasmesse in tv si notano i detriti di un'esplosione sul pavimento della chiesa di Santa Maria a Surabaya.
Il portavoce dell'Agenzia di intelligence nazionale, Wawan Purwanto, ha dichiarato che "avevano programmato di attaccare gli obiettivi della polizia l'11 maggio, ma poiché eravamo pronti, hanno scelto obiettivi alternativi". Secondo Frans Barung Mangara, portavoce della polizia, la prima esplosione è avvenuta nella chiesa cattolica di Santa Maria in un presunto attentato suicida intorno alle 7.15-7.30, mentre si sono poi susseguite le esplosioni in una chiesa pentecostale e in una chiesa protestante, a intervalli di circa 5 minuti.
Uno dei kamikaze, secondo quanto si apprende da fonti di polizia, era una donna velata che si è fatta saltare in aria assieme ai suoi due figli piccoli. Il coinvolgimento di una seconda donna in un'altra delle esplosioni non è invece ancora stato confermato dalle autorità. In un video delle telecamere di sicurezza, si vede inoltre un altro attentatore entrare nel cortile di una chiesa a bordo di un motorino, facendosi esplodere non appena sorpassato il cancello.