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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

“Attacco imminente e inevitabile dell’Iran contro Israele”: cosa dobbiamo aspettarci da questa escalation

Secondo la CNN entro la prossima settimana potrebbe essere un “significativo” attacco dell’Iran contro asset americani e israeliani in Medio Oriente come risposta all’attacco di Tel Aviv di lunedì a Damasco. Massima allerta: “Potrebbe svolgersi in diversi modi”.
A cura di Ida Artiaco
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Massima allerta negli Stati Uniti per un attacco "imminente e significativo" dell'Iran contro Israele. È quanto ha affermato la CNN, che cita un alto funzionario dell'amministrazione Biden. Più nello specifico, l'attacco in questione potrebbe giungere entro la prossima settimana da parte di Teheran contro asset israeliani o americani nella regione come risposta all’attacco di Tel Aviv di lunedì a Damasco, in cui sono rimasti uccisi diversi alti comandanti iraniani e in particolare 7 membri dei Pasdaran.

Gli alti funzionari statunitensi ritengono che un attacco da parte dell’Iran sia "inevitabile", opinione peraltro condivisa dalle loro controparti israeliane, ha detto la fonte citata dall'emittente a stelle e strisce. I due governi stanno lavorando per prepararsi a ciò che potrebbe avvenire nei prossimi giorni, poiché prevedono che l’attacco potrebbe svolgersi in molti modi diversi – e che sia le risorse che il personale statunitense e israeliano corrono il rischio di essere presi di mira.

L’argomento è stato uno dei principali punti al centro della telefonata del presidente Usa Joe Biden con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di giovedì. Un attacco diretto contro Israele da parte dell’Iran è uno degli scenari peggiori a cui l’amministrazione Usa si sta preparando – scrive ancora la CNN -, poiché innescherebbe una rapida escalation.

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Un attacco del genere potrebbe infatti portare la guerra tra Israele e Hamas, scoppiata lo scorso 7 ottobre, a trasformarsi in un conflitto regionale più ampio, che il presidente Biden ha cercato a lungo di evitare. Circa 30 ambasciate israeliane sono state intanto chiuse nel mondo nel timore di attacchi, tra cui anche l'ambasciata israeliana a Roma in via Michele Mercati, nei pressi di Villa Borghese.

La tensione, dunque, è altissima. Ieri il leader degli Hezbollah libanesi, Hasan Nasrallah, in un discorso televisivo, ha detto che Teheran "risponderà senza dubbio all'attacco israeliano contro il consolato iraniano a Damasco. Solo Khamenei può decidere come, quando e dove ci sarà la risposta dell'Iran a Israele. L'attacco al consolato iraniano costituisce una svolta nella guerra in corso e la regione è entrata in una nuova fase".

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Il comandante delle Guardie della rivoluzione iraniana, il maggior generale Hossein Salami, ha invece detto che "nessuna azione da parte di qualunque nemico contro la nostra sacra istituzione resterà senza risposta".

Ieri sera il presidente iraniano Ebrahim Raisi, citato dall'agenzia Irna, ha dichiarato che "grazie allo zelo e al coraggio dei palestinesi, è diventato chiaro che il castello di carta del sionismo è più debole di una tela di ragno e i sionisti sono destinati al fallimento". Elogiando le manifestazioni annuali organizzate dallo Stato per la Giornata Qods in Iran (Giornata di Gerusalemme), tenutesi ieri a sostegno della Palestina, Raisi ha sottolineato: "Le manifestazioni sono state un chiaro messaggio all'arroganza globale (riferendosi agli Stati Uniti e ai loro alleati) che l'oppressione, l'usurpazione e l'omicidio sono sempre destinati al fallimento. È certo che il regime israeliano sarà presto distrutto, grazie al movimento globale contro il regime".

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