Attacco con un coltello in Austria, morto 14enne, quattro feriti. Killer fermato da un passante
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Un adolescente di 14 anni è morto e altre quattro persone sono rimaste ferite – due delle quali in modo grave – dopo essere state accoltellate oggi pomeriggio in una città austriaca da un cittadino siriano di 23 anni con permesso di soggiorno, che è stato arrestato.
L'attacco è avvenuto in mezzo alla strada nel centro della città austriaca di Villach, circa 350 chilometri a sud di Vienna, ha riferito l'agenzia di stampa APA, citando fonti della polizia.
Stando a quanto accertato poco prima delle 16 di oggi, un 23enne siriano ha improvvisamente aggredito dei passanti con un coltello nei pressi di una bancarella uccidendo un ragazzo di 14 anni, residente a Villach, e ferendo altre quattro persone, due delle quali versano in gravi condizioni. Tutte le vittime sono uomini.
Le autorità sono ancora al lavoro per ricostruire la dinamica e le motivazioni dell’accaduto. Rainer Dionisio, responsabile della comunicazione della Polizia della Carinzia, ha definito l’episodio "straordinario e senza precedenti nella regione". "Al momento stiamo esaminando ogni dettaglio per comprendere i retroscena di questo gesto folle", ha dichiarato Dionisio, visibilmente scosso.
![L'attentatore poco prima di essere arrestato](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/2025/02/fotoeffetti.com_-23.jpg)
Strage evitata grazie all'intervento di un fattorino
La situazione avrebbe potuto degenerare ulteriormente se non fosse stato per il tempestivo intervento di un testimone. Un fattorino di 42 anni, anch’egli di origine siriana, ha assistito alla scena e, senza esitazione, ha investito l’aggressore con il suo furgone, fermandolo. "Ho agito per evitare che accadesse il peggio", ha spiegato l’uomo. Grazie al suo coraggio, è stato possibile evitare ulteriori vittime.
"L'attentatore non provava nessun rimorso"
A lasciare sconcertati gli investigatori è stato anche l’atteggiamento del 23enne durante l’arresto. Dai video diffusi, emerge che l’uomo rideva mentre veniva fermato dalla polizia. "È sconvolgente", ha commentato Dionisio. "Non mostrava alcun segno di rimorso". L’aggressore, che fino a ieri non era noto alle forze dell’ordine, era in possesso di un documento che lo identificava come titolare di asilo. Secondo le prime informazioni, risiedeva nel centro di accoglienza di Langauen.
La polizia della Carinzia, in collaborazione con l’Ufficio per la Protezione dello Stato e la Polizia Criminale, ha avviato una vasta operazione per chiarire ogni dettaglio dell’accaduto ed individuare eventuali complici del 23enne. Le indagini si concentrano anche sulla possibile matrice terroristica dell’aggressione, anche se al momento non ci sono conferme ufficiali.