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Attacco armato contro chiesa italiana a Istanbul durante la messa: 1 morto. Caccia a 2 aggressori

Attacco armato alla chiesa italiana di Santa Maria Draperis a Istanbul: morto un cittadino turco di 52 anni. Indagini in corso. Meloni e Tajani condannano l’aggressione, Papa Francesco: “Vicinanza”.
A cura di Ida Artiaco
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Immagine da Wikimedia.
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Paura oggi a Istanbul, dove un attacco armato si è verificato nella chiesa di Santa Maria Draperis a Sariyer. Una persona è morta: si tratta di un cittadino turco di 52 anni. Lo riferisce Cnn Turk precisando che l'aggressione è avvenuta intorno alle 11.40 ora locale durante la messa della domenica. La polizia è sul posto.

Il governo turco ha avviato "un'inchiesta a tutto raggio" sull'attacco "per catturare gli aggressori" e ha espresso "la ferma condanna del vile attacco". Lo ha detto il ministro dell'Interno Ali Yerlikaya sui social media.

La dinamica dell'attacco alla chiesa italiana a Istanbul

Yerlika ha anche illustrato la dinamica di quanto accaduto quando in Italia erano le 09:40: due uomini armati e col volto coperto da un passamontagna hanno fatto irruzione durante la funzione alla messa domenicale nella chiesa di Santa Maria, nel quartiere di Saryer. Gli aggressori sono fuggiti. Le forze dell'ordine hanno lanciato una caccia all'uomo. La vittima, invece,è un 52enne turco.

Non appena saranno disponibili informazioni dettagliate sull'attacco, verranno condivise con il pubblico e verranno annunciati i risultati dell'indagine, si legge in una nota del ministero. Il ministro Yerlikaya ha anche espresso le sue condoglianze alla famiglia della vittima, rimasta scioccata da quanto accaduto, sottolineando che le forze di sicurezza faranno del loro meglio per far luce sull'attacco.

La vittima è un cittadino turco di 52 anni

Secondo le prime ricostruzioni, i due terroristi entrati in azione nella Chiesa di Santa Maria hanno iniziato a sparare in aria, quando un cittadino turco è corso verso di loro urlando ed è stato colpito. L'uomo, identificato come C.T., 52 anni, a quanto si apprende, deceduto dopo essere stato colpito alla testa, è una persona che spesso trovava protezione nella chiesa a causa dei problemi economici di cui soffriva.

"Le motivazioni concretamente non si conoscono, debbono essere ancora verificate, ma gli elementi che finora sembrano emergere lasciano ipotizzare un attacco di matrice religiosa, una motivazione di intolleranza religiosa", ha detto a Vatican News mons. Massimiliano Palinuro, vicario apostolico di Istanbul, sull'attacco alla chiesa della Natività di Maria nel sobborgo di Büyükdere. Dopo gli spari c'è stata "la reazione di uno dei fedeli, che aveva anche qualche problema di salute mentale, quindi ha avuto il coraggio di protestare contro questo atteggiamento: probabilmente in risposta a questo atto hanno risposto uccidendo questa persona".

I commenti di Papa Francesco e del ministro Tajani

Costruita nel 1584, Santa Maria, una delle più importanti chiese cattoliche della città turca per motivi storici, è ancora tenuta da frati francescani che officiano giornalmente la messa in italiano ed in spagnolo tutte le domeniche. Su quanto successo oggi a Istanbul è intervenuto anche Papa Francesco: "Esprimo la mia vicinanza alla comunità della chiesa di Santa Maria a Sariyer, a Istanbul, che durante la messa ha subito un attacco armato che ha provocato un morto e diversi feriti", ha detto all'Angelus.

"Esprimo cordoglio e ferma condanna per il vile attacco nella Chiesa di Santa Maria. La Farnesina segue la situazione con l'Ambasciata ad Ankara e il Consolato a Istanbul, sono certo che le autorità turche arresteranno i responsabili", ha invece scritto in un post su X il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, dopo l'attacco armato.

Meloni condanna l'attacco di oggi a Istanbul

"Il Governo italiano, tramite la Farnesina, segue gli aggiornamenti su quanto accaduto questa mattina nella Chiesa di Santa Maria a Istanbul. Esprimiamo profondo cordoglio e la più ferma condanna per l’ignobile atto", è stato infine il messaggio pubblicato su X da Giorgia Meloni.

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