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Guerra in Ucraina

Attacco a rete elettrica in Ucraina, ma Mosca torna a parlare di negoziati: “Solo senza precondizioni”

Durante la notte, l’esercito russo ha attaccato alcune infrastrutture energetiche dell’Ucraina causando una serie di blackout. Mosca torna a parlare di negoziati: “Solo se si basano su realtà esistente”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Nella sola giornata di ieri, l'Ucraina è stata colpita con un totale di 106 razzi e 74 missili da crociera. A renderlo noto, lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev nel rapporto mattutino pubblicato sui social. Le forze di difesa aeree avrebbero distrutto 61 dei 74 missili da crociera utilizzati, confermando inoltre l'impiego di oltre 32 missili guidati antiaerei S-300 da parte dell'esercito russo.

Durante la notte, l'obiettivo delle forze armate di Mosca sono state le infrastrutture energetiche ucraine, colpite con i droni nella regione di Dnipropetrovsk. Stando a quanto reso noto su Telegram, i danni provocati sono stati ingenti. "La notte nella regione di Dnipropetrovsk è trascorsa tra allarmi e attacchi di droni nemici – ha fatto sapere il capo dell'amministrazione regionale, Serhiy Lysak, ripreso da Ukrainska Pravada -. Hanno mirato alle nostre infrastrutture più importanti. I droni di fabbricazione iraniana usati dalla Russia hanno colpito due impianti energetici nel distretto di Kryvorizka e uno nel distretto di Nikopol".

L'attacco non avrebbe causato vittime o feriti, ma avrebbe provocato una serie di blackout diffusi nel Paese. Particolarmente in difficoltà la regione di Kharkiv, dove la popolazione è rimasta completamente al buio. Secondo l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, le centrali nucleari di Rivne e dell'Ucraina meridionale hanno dovuto ridurre la produzione a causa dell'instabilità della rete elettrica. Uno dei reattori è stato spento nella centrale di Khmelnytskyi.

Mosca torna a parlare di negoziati

A quasi un anno dall'inizio del conflitto, Mosca è tornata a parlare di negoziati. Nonostante gli attacchi sempre più violenti sul territorio ucraino, il Cremlino ha sottolineato di essere pronto a "concludere le ostilità con il dialogo", ma di essere disposti a sedersi a un tavolo solo "senza precondizioni", partendo da una situazione "che si basa sulla realtà esistente e che tengano conto degli obiettivi che abbiamo annunciato pubblicamente". A dirlo è stato Serghei Vershinin in un'intervista al canale televisivo Zvezda, ripresa dalla Tass.

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