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Attaccato da uno squalo si salva prendendolo a pugni in faccia: “Avevo sangue ovunque”

La spaventosa esperienza del 46enne Caleb Adams che si è trovato faccia a faccia con uno squalo mentre nuotava vicino a San Diego, in California. Ora ha cicatrici che gli ricoprono le braccia e gli attraversano il busto a ricordargli quanto accaduto ma è ritornato su quella spiaggia poco dopo le dimissioni dall’ospedale.
A cura di Antonio Palma
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"Ho sentito improvvisamente un forte colpo al torace. Sapevo di essere stato colpito da uno squalo e ho iniziato a lottare con l'animale" così il 46enne Caleb Adams racconta la spaventosa esperienza che gli è capitata quando si è trovato faccia a faccia con uno squalo mentre nuotava vicino a San Diego, in California, all'inizio di questo mese. L'uomo stava nuotando con 18 membri di un gruppo di nuoto a circa cento metri dalla riva la mattina del 2 giugno quando ha sentito di essere stato colpito.

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La sua reazione è stata istintiva e probabilmente gli è servita a salvargli la vita. Ho litigato con l’animale per pochi secondi, poi è andato via”, ha detto il 46enne in un intervista alla NBC, raccontando:  “La seconda volta ho colpito l’animale e ho sentito i tessuti più morbidi. Immagino che fosse nella bocca dello squalo. E ho avuto diversi tagli sulla mano e sul polso”. Le sue urla hanno subito richiamato gli amici che sono accorsi in suo aiuto, riuscendo a trascinarlo a riva nonostante le ferite e il sanguinamento.

"Gli ha dato un pugno in faccia e un altro un pugno nel naso e aveva tagli sulla mano", ha raccontato un amico. "Quando lo stavamo portano via, il sangue gli usciva dal petto", ha ricordato un altro, raccontando: "Una volta a riva, abbiamo potuto davvero vedere l’entità terribile delle sue ferite e non è stato carino”.

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Un bagnin ha tenuto una mano sotto il mento di Caleb esortandolo a non guardare in basso mentre veniva portato in ambulanza. Portato allo Scripps Memorial Hospital di La Jolla intorno alle 9, ha riportato ferite da morsi  di squalo alla mano sinistra, al braccio sinistro e al torso. Dimesso due giorni dopo, ora ha punti e cicatrici che gli ricoprono le braccia e gli attraversano il busto a ricordargli quanto accaduto ma è ritornato su quella spiaggia con la moglie circa due settimane dopo l'attacco, affermando: "È emozionante essere qui, senza dubbio".

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