video suggerito
video suggerito

Attaccata ambasciata francese in Niger: “Viva Putin, abbasso la Francia”. Parigi: “Pronti a reagire”

A scatenare le proteste dei manifestanti pro-golpe militare la decisione francese di sospendere gli aiuti a seguito del colpo di Stato dei giorni scorsi che ha destituito il presidente democraticamente eletto.
A cura di Antonio Palma
239 CONDIVISIONI
Immagine

Momenti di tensione oggi davanti all’ambasciata francese in Niger dove qualche centinaio di manifestanti si è radunato scandendo slogan a sostegno dei golpisti del generale Tchiani e sventolando anche bandiere russe al grido "Viva Putin" e "Abbasso la Francia". Davanti all’edificio nel centro di Niamey si è assisto al lancio di oggetti verso l’ambasciata seguito dal lancio di lacrimogeni verso l’esterno.

A scatenare le proteste dei manifestanti pro-golpe militare la decisione francese di sospendere gli aiuti a seguito del colpo di Stato dei giorni scorsi che ha destituito il presidente democraticamente eletto Mohamed Bazoum, che era in carica dal 2021. Una protesta dunque avvenuta col via libera del regime militare o probabilmente spinta proprio da questo. Durante l’attacco di oggi alcuni hanno strappato la targa con la scritta “Ambasciata francese in Niger”, prima di calpestarla e sostituirla con bandiere russe e nigerine mentre alcuni, secondo l’agenzia Afp, addirittura avrebbero anche cercato di entrare nell’edificio.

Un attacco immediatamente condannato da Parigi che si è detta pronta a rispondere nel caso vengano colpiti cittadini francesi nel Paese africano. “Chiunque attacchi i cittadini francesi, l'esercito, i diplomatici e i diritti di passaggio vedrebbe la Francia rispondere immediatamente e in modo intrattabile. Il presidente della Repubblica non tollererà alcun attacco contro la Francia e i suoi interessi”, recita la nota dell'Eliseo. "La Francia sostiene anche tutte le iniziative regionali" volte al "ripristino dell'ordine costituzionale e al ritorno del presidente eletto Mohamed Bazoum”, ha aggiunto la presidenza francese.

Il riferimento è alle decisioni del vertice straordinario sul Niger indetto dall’organizzazione regionale Ecowas ad Abuja, in Nigeria. I leader della Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale infatti hanno dato un ultimatum di una settimana ai golpisti in Niger per ripristinare l'ordine costituzionale, affermando di non escludere un “uso della forza”.

Non a caso tra gli slogan della manifestazione a favore della giunta militare in Niger anche accuse dirette ad Ecowas e Francia di voler intervenire militarmente nel Paese.  Concetto ribadito anche da un comunicato letto da un membro della giunta che parla di minaccia di un "imminente intervento militare a Niamey di Ecowas in collaborazione con Paesi africani non membri dell'organizzazione e alcuni Paesi occidentali". Il riferimento è proprio alla Francia che ha ancora di stanza più di 1.500 soldati francesi in Niger.

239 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views