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Assalto dei manifestanti sadristi nella Green Zone Baghdad: cosa sta succedendo in Iraq

In queste ore orde di manifestanti stanno attaccando la Green Zone di Baghdad e le aree dove hanno sede i palazzi istituzionali e le ambasciate internazionali.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Le proteste davanti ai palazzi istituzionali
Le proteste davanti ai palazzi istituzionali

Il capo del movimento sadrista Muqtada al-Sadr ha annunciato di volersi ritirare dalla vita politica di Baghdad. La decisione ha scatenato violente proteste da parte dei cittadini che hanno raggiunto anche la Green Zone, l'area dove hanno sede gli uffici governativi e le rappresentanze diplomatiche. "Il popolo – hanno detto alcuni manifestanti alla stampa internazionale – vuole sbarazzarsi dell'attuale regime".

I manifestanti esibiscono una foto di Muqtada al-Sadr
I manifestanti esibiscono una foto di Muqtada al-Sadr

In realtà l'Iraq non ha ancora un esecutivo: dieci mesi dopo le elezioni, non si è ancora formato il governo che dovrà guidare il Paese. Per il momento il potere resta nelle mani del premier uscente Mustafa Kadhimi, che ha chiesto a Muqtada al-Sadr di intervenire per sedare le rivolte. Il leader populista però sembra intenzionato a lasciare che gli eventi facciano il loro corso.

Sui social sono virali le immagini di sostenitori del leader sciita che si arrampicano sui cancelli del Palazzo della Repubblica, principale sede istituzionale della capitale.

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Le autorità hanno dichiarato il coprifuoco nazionale: in tutte le province dell'Iraq è prevista alle 19 (ora locale) la chiusura di tutte le attività e il rientro a casa di tutti i cittadini.

Nella notte le proteste sono culminate in un attacco alla Zona Verde della capitale. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, si sarebbero udite alcune esplosioni nei pressi di edifici governativi e ambasciate straniere.

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Il bilancio sarebbe di almeno 12 morti e 350 feriti. Le forze di sicurezza irachene hanno utilizzato i lacrimogeni per disperdere manifestanti filo-iraniani e sadristi.

"In questo momento è in gioco la sopravvivenza dello Stato iracheno – ha fatto sapere l'Onu, intervenuta sulla questione -. Questi sviluppi rappresentano un'escalation molto pericolosa. Le istituzioni statali devono lavorare libere da ostacoli".

La Casa Bianca, invece, ha smentito le voci di un'evacuazione dalla sua ambasciata presa di mira nella serata di ieri.

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Cos'è e cosa vuole il movimento sadrista

La popolarità di Muqtada al Sadr è in continua crescita. Il religioso sciita è il punto di riferimento per la classe operaia del Paese dal 2003. La sua fazione, il Movimento Sadrista, ha raccolto il malcontento dei cittadini oppressi da disoccupazione giovanile, fame e corruzione.

L'Iraq è nel mezzo di una grave crisi politica: il Paese è senza governo da circa dieci mesi (nonostante le elezioni che però non hanno ancora portato alla creazione di un esecutivo) e in questo lasso di tempo Sadr ha conquistato le simpatie della maggior parte dei votanti. Al momento la sua influenza è tale da poter creare una maggiore instabilità politica.

Il leader 48enne è diventato noto al mondo in seguito a diversi attacchi contro i militari americani in Iraq portati avanti dalla sua milizia, l'Esercito del Mahdi.

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