Assalto a Kiev, Putin alle truppe ucraine: “Cacciate Zelensky, vostre autorità banda di neonazisti”
Mentre sale alle stelle la tensione tra Russia e Ucraina, il presidente Vladimir Putin ha esortato l'esercito ucraino a prendere il potere a Kiev, rimuovendo il presidente Zelensky e il resto delle autorità della Capitale, che ha definito come una "banda di drogati e neonazisti. Esorto l'esercito ucraino a non permettere che civili e individui vengano usati come scudi umani", ha detto, spiegando che "sarebbe più semplice trattare" con i militari, com e riporta l'agenzia Ria Novosti.
Solo ieri Vladimir Putin aveva annunciato un'operazione militare speciale nella regione orientale del Donbass, assicurando che i piani di Mosca non includono l'occupazione dell'Ucraina, ma solo la sua smilitarizzazione e denazificazione.
Il presidente russo ha poi aggiunto di aver "molto apprezzato" le azioni delle forze armate della Federazione nell'operazione speciale lanciata in Ucraina. "Agiscono con coraggio, in modo eroico e con professionalità". Dopo una riunione col Consiglio di sicurezza tenutosi oggi, il numero del Cremlino ha detto che i soldati russi stanno "svolgendo con successo il loro dovere militare, realizzando l'obiettivo di garantire la sicurezza e proteggere la patria". Putin ha aggiunto che "i principali scontri nel corso dell'operazione speciale russa contro l'Ucraina non sono con le truppe ucraine regolari, ma con formazioni nazionaliste che, come sapete, sono direttamente responsabili del genocidio nel Donbass e dello spargimento di sangue di civili nelle Repubbliche popolari".
Le operazioni militari da parte della Russia sono cominciate ieri in Ucraina, con le truppe sempre più vicine alla Capitale. Secondo la Cnn combattimenti si stanno verificando nella zona di Chernihiv, a circa 105 chilometri (circa 65 miglia) a nord della capitale Kiev. L'Ucraina afferma che le sue forze hanno inflitto pesanti perdite alle colonne russe intorno alla città, distruggendo più di trenta carri armati.