Assalto in Francia a furgone della polizia penitenziaria: almeno due agenti uccisi, detenuto in fuga
Due agenti delle polizia penitenziaria sono stati uccisi oggi 14 maggio durante un assalto al loro furgone nel Nord della Francia. Altri tre agenti sono rimasti feriti, due di loro sono in gravissime condizioni. Tutto è accaduto in pochi attimi: il loro furgone era fermo a un casello dell'autostrada A154 all'altezza di Eure, in Normandia, poi gli spari. Lo riferisce la polizia, come riporta Le Figaro.
Stando alla ricostruzione dei fatti, gli agenti stavano trasportando il detenuto Mohamed Amra detto "la mosca" da Rouen verso il carcere di Évreux quando è stato avvicinato da due auto, un'Audi A5 bianca e una BMW serie 5. Tutto è avvenuto in pochi secondi, come mostra il video dell'assalto ripreso causalmente da alcuni cittadini: gli spari hanno ucciso i due agenti della polizia penitenziaria e ferito altri tre poliziotti. Il detenuto è riuscito a fuggire. Purtroppo quando sono stati allertati i soccorsi, nulla è stato possibile per salvare la vita ai due agenti della polizia penitenziaria: troppo gravi le ferite riportate degli spari.
Intanto il ministro della Giustizia francese Eric Dupond-Moretti si è recato all'unità di crisi e ha affidato le sue parole in un post su X: "Tutti i miei pensieri vanno alle vittime, alle loro famiglie e ai loro colleghi".
Sull'accaduto è intervenuto anche il presidente Emmanuel Macron: "L'attentato di questa mattina, che è costato la vita agli agenti dell'amministrazione penitenziaria, è uno shock per tutti noi. La Nazione è al fianco delle famiglie, dei feriti e dei loro colleghi". E ancora: "Si sta facendo di tutto per trovare gli autori di questo crimine affinché sia fatta giustizia in nome del popolo francese. Saremo inflessibili".
L'assalto durante il viaggio di ritorno verso il carcere
Cosa sia successo è ancora da chiarire nel dettaglio. L'assolto è avvenuto verso le 11 di questa mattina: il detenuto era stato ascoltato dal giudice di Rouen per l'accusa di tentato omicidio poche ore prima. Finito l'interrogatorio è stato fatto salire sul furgone per il viaggio di ritorno verso il carcere. Quando gli agenti si sono fermati al casello autostradale di Incarville sono stati uccisi. Ora è stata annunciata la chiusura della A154 in entrambe le direzioni di circolazione.
Caccia al detenuto in fuga: "Saremo inflessibili"
Al momento è certo che gli investigatori si sono messi sulle tracce del detenuto e degli aggressori del furgone. Nelle ricerche – come spiega il ministro degli Interni – sono impegnati circa 200 poliziotti. Intanto è stato attivato il piano "Épervier", ovvero un piano che consente di effettuare ricerche approfondite. Per questo in campo sono stati impegnati così tanti agenti e mezzi: l'obiettivo è quello di creare posti di blocco in più punti strategici. "Saremo inflessibili", ha riferito il presidente Macron.
Chi è il detenuto in fuga dopo l'assalto al furgone della polizia
Il detenuto in fuga detenuto è Mohamed Amra detto "la mosca", i media francesi lo descrivono con il capo di una banda di narcotrafficanti. Si sa anche che ha 30 anni e che – come riporta Bfm Normandie – è stato condannato martedì scorso a 18 mesi di carcere perché ritenuto responsabile di una serie di furti aggravati. Tra agosto e ottobre 2019 aveva messo a segno numerosi colpi nei supermercati e nei negozi della periferia di Évreux.
Non è l'unica accusa: Amra sarebbe anche indagato per tentato omicidio in banda organizzata a Saint-Étienne-du-Rouvray e già incriminato a Marsiglia per omicidio volontario commesso il 17 giugno 2022 ad Aubagne. Quest'ultimo fatto sarebbe riconducibile al traffico di droga. Era stato detenuto a Baumettes, a Santé e recentemente a Évreux. Da qui l'ultima sentenza nei suoi confronti lo scorso martedì. Nel carcere è classificato come "detenuto particolarmente noto": ovvero così sono etichettati chi appartiene alla criminalità organizzata locale o interregionale, nazionale o internazionale, o sono legati a movimenti terroristici, o quelli la cui evasione potrebbe avere un impatto significativo sull'ordine pubblico, o coloro che sono esposti a gravi violenze avendo commesso uno o più omicidi, stupri, atti di tortura e barbarie in un carcere.
Solo due giorni fa "La Mosca" aveva tentato di segare le sbarre della propria cella per evadere, ma senza riuscirci perché sorpreso dagli agenti. Dopo quell'episodio per lui era scattato il controllo "Scorta 3": questo vuol dire che i suoi spostamenti richiedono la presenza di almeno tre agenti penitenziari.
Chi sono i due agenti uccisi nell'assalto
I due agenti uccisi sono un padre di due figli e un futuro padre. Lo precisa il ministro della Giustizia Éric Dupond-Moretti: "Uno di loro lascia la moglie e due figli che avrebbero dovuto festeggiare il loro 21esimo compleanno tra due giorni. L'altro lascia una donna incinta di cinque mesi, genitori e amici".