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Assalto a Capitol Hill e documenti segreti Mar-a-Lago: procuratore chiede l’archiviazione per Trump

Il procuratore speciale Jack Smith lascerà cadere le accuse contro Donald Trump. Una decisione dettata dal fatto che la politica del dipartimento di Giustizia proibisce di perseguire un presidente in carica.
A cura di Biagio Chiariello
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Donald Trump e Jack Smith
Donald Trump e Jack Smith

Ottime notizie per il neo-presidente eletto degli USA, Donald Trump. Il procuratore speciale Jack Smith ha disposto una doppia archiviazione: sia per il caso relativo all'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021, sia per quello riguardante i documenti riservati della Casa Bianca rinvenuti a Mar-a-Lago, in Florida.

La richiesta, presentata alla giudice distrettuale Tanya Chutkan – frequentemente criticata dal tycoon newyorkese nei suoi discorsi e sui social media – è legata alla politica del Dipartimento di Giustizia che, in base alla Costituzione, vieta azioni legali contro presidenti in carica, sottolineando che tale decisione "non dipende dal merito o dalla solidità delle accuse contro l’imputato", ha spiegato Smith. "Sulla base dell'interpretazione della Costituzione da parte del dipartimento, il governo chiede l'archiviazione senza pregiudizio dell'atto di accusa", ha aggiunto.

Il procuratore Smith aveva già richiesto una sospensione per valutare la situazione, considerando che un presidente in carica non può essere perseguito e che non ci sarebbe stato tempo sufficiente per concludere un processo prima dell’insediamento di Trump, previsto per il 20 gennaio 2025.

Se la giudice approvasse l’istanza nella sua forma attuale, i procuratori avrebbero la possibilità di ripresentare le accuse una volta terminato il secondo mandato di Trump alla Casa Bianca.

Sono ancora indagati Walt Nauta e Carlos de Oliveira per il caso dei documenti classificati trasferiti nella residenza privata di Trump a Mar-a-Lago dopo la sua uscita dalla Casa Bianca nel 2021. Entrambi sono accusati di aver aiutato Trump a ostacolare l’indagine federale. Il loro processo prosegue, ma anche in caso di condanna è probabile che vengano graziati dallo stesso presidente subito dopo il suo insediamento a Washington, D.C.

"Una grande vittoria per lo stato di diritto", ha dichiarato Donald Trump tramite il portavoce Steven Cheung: "I cittadini americani hanno rieletto il presidente Trump per riportare il Paese alla grandezza. La decisione annunciata oggi dal Dipartimento di Giustizia chiude i casi federali contro il presidente, rappresentando una vittoria importante per lo stato di diritto. Il popolo americano e il presidente Trump chiedono la fine della strumentalizzazione politica del nostro sistema giudiziario", ha concluso Cheung. "Non vediamo l'ora di unire il nostro Paese".

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