Assad non rispetta la tregua in Siria
I bombardamenti dell'artiglieria governativa sulla città di Homs hanno ripreso intorno alle ore dodici, secondo quanto riferito dai Comitati di Coordinamento locali. I fedeli di Bashar al-Assad avrebbero sparato dei colpi di mortai sul quartiere di Qarabis. Il cessate il fuoco in vigore da oggi in Siria, dunque, sembra essere solo un mero ordine che, nei fatti, non ha riscontro. L'esercito di Assad avrebbe aperto il fuoco anche su una manifestazione anti-regime che si è svolta a Deir el-Zor, a est della Siria.
Non rispettato lo stop alle operazioni militari contro i ribelli: la tregua era stata ordinata mercoledì dal Ministero della Difesa siriano, facendo riferimento al piano di pace dell'Onu veicolato tramite l'inviato delle Nazioni Unite e della Lega Araba, Kofi Annan. Al momento si conterebbero tre morti nelle regioni di Hama e Idlib, secondo quanto comunicato da diverse Ong. Il regime di Bashar al Assad verrà giudicato "sui fatti e non sulle parole", ha detto il segretario di Stato Hillary Clinton che a Washington ha presieduto la riunione dei ministri del G8 nella sua prima giornata che si è conclusa con una cena nella residenza del capo della diplomazia americana.
"Si spara ancora in alcune zone della Siria", a dichiararlo Burhan Ghalion, leader del Consiglio Nazionale Siriano dell'Opposizione, il quale aggiunge che sarà difficile impostare una tregua in Paese: "L'esercito del regime di Bashar al-Assad abbiamo perso le speranze che il regime voglia rispettare il piano di Kofi Annan".