Assad: “Armi chimiche usate a mia insaputa? Impossibile”
Nella settimana in cui l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite vede lo storico riavvicinamento fra gli Stati Uniti d'America e l'Iran, torna a parlare anche il Presidente iraniano Bashar al Assad. L'occasione è proprio un'intervista concessa a Monica Maggioni, direttore di Rainews24, durante la quale fa il punto sulla situazione creatasi dopo le note vicende cha hanno portato all'intervento diretto delle diplomazie russe e statunitensi. Assad ha così spiegato per l'ennesima volta che "l'esercito siriano non ha mai utilizzato armi chimiche durante la crisi, mentre abbiamo prove invece che lo hanno fatto i ribelli". La linea è quella già nota: "L'esercito stava avanzando, perché avrebbe dovuto usare le armi chimiche? E non c'è possibilità che siano state usate armi chimiche senza il mio permesso. Anche perché è una procedura molto complicata e nessuna unità dell'esercito siriano dispone di armi chimiche, ci sono delle unità speciali che le gestiscono".
C'è poi spazio per alcune considerazioni sulla situazione politica in Siria:
"Se abbandonare il mio incarico migliorasse la situazione, me ne andrei, ma devo restare al mio posto". "Quando c'è una tempesta non si lascia la nave, la mia missione è portare la nave in porto, non abbandonarla", ha aggiunto. Quanto al 2014, "deciderò alla vigilia delle elezioni se ricandidarmi: se capirò che il popolo siriano lo vorrà, lo farò. Altrimenti no", ha concluso Assad.Dopo questa crisi "potremo costruire una Siria di gran lunga migliore rispetto a quella precedente"
Per quanto riguarda l'accordo internazionale faticosamente raggiunto, Assad ribadisce: "Noi non abbiamo riserve. Il nostro compito è fornire dati e agevolare la procedura, ma i problemi sono di aspetto tecnico: come raggiungere quei luoghi in presenza di terroristi pronti a porre qualunque ostacolo e come sbarazzarsi di quei materiali".