Turchia, arrestato il sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu, tra i principali oppositori di Erdogan

È stato arrestato questa mattina il sindaco di Istanbul Efrem Imamoglu, uno dei principali oppositori del presidente turco Recep Tayyip Erdogan e sui rivale alle prossime elezioni. Contro di lui e i suoi più stretti collaboratori è stata lanciata dalla polizia una "vasta operazione", a seguito di indagini per presunti casi di terrorismo e corruzione. L'ordine di arresto è stato emesso sulla base delle accuse di "estorsione, corruzione, frode e turbativa d'asta da parte di un'organizzazione criminale" e per "favoreggiamento nei confronti dell'organizzazione terroristica Pkk", riferiscono diversi media turchi.
È stato lo stesso Imamoglu a far sapere dell'arresto, su X: "Centinaia di poliziotti si sono presentati alla mia porta e hanno fatto irruzione in casa mia. Ho fiducia nella mia nazione". Uno dei suoi assistenti ha detto che il sindaco di Istanbul è stato e portato al quartier generale della polizia.
Arresto di Ekrem Imamoglu, di cosa è accusato il sindaco di Instanbul
Secondo l'emittente Ntv, che ha dato la notizia, l'abitazione del sindaco è ancora sottoposta a perquisizione. Secondo Ntv Imamoglu è stato tratto in arresto "nell'ambito di un'indagine su corruzione e terrorismo avviata nella municipalità metropolitana di Istanbul", indagine che avrebbe coinvolto un centinaio di persone oltre il sindaco. Tra loro anche il noto giornalista Ismail Saymaz. "Ci troviamo di fronte a una grande tirannia, ma voglio che sappiate che non mi arrenderò", ha affermato il sindaco nel messaggio su X, con il quale ha annunciato il suo arresto.
Il Chp, il maggior partito di opposizione in Turchia con il quale Imamoglu è stato eletto per due volte come sindaco di Istanbul, ha definito l'arresto come "un colpo di Stato contro la volontà nazionale". Ieri l'Università di Istanbul aveva annullato il diploma di laurea di Imamoglu, ottenuto nei primi anni Novanta, ritenendolo falso. Il sindaco recentemente aveva annunciato l'intenzione di volersi candidare per la presidenza alle prossime elezioni, in programma nel 2028, e uno dei requisiti per essere presidente della Repubblica in Turchia è proprio avere ottenuto una laurea.
"La procura – riferisce Ntv – sta conducendo due indagini distinte". Secondo un filone d'indagine "Imamoglu e altri imputati sono accusati di aver agito congiuntamente con il Pkk e di aver collocato membri del Pkk in posti chiave".
"Una seconda indagine – precisa Ntv – sta accertando casi di corruzione e tangenti". In particolare il mandato d'arresto contro Imamoglu è stato emesso per presunti "legami a gruppi terroristici".
Negli ultimi mesi la procura di Istanbul aveva aperto diverse indagini contro il sindaco – tra i capi d'accusa il "tentativo di influenzare la magistratura" – per ora unico candidato designato del partito socialdemocratico Chp, che è appunto primo partito di opposizione e sicuramente il più temibile avversario di Erdogan alle prossime elezioni presidenziali del 2028. Nel 2022 il sindaco era stato condannato a oltre due anni di carcere per insulto a pubblico ufficiale, in una sentenza che gli vieta anche di partecipare alla vita politica, ma è ancora oggetto di inchiesta da parte della corte d'appello che non l'ha ancora confermata.
Vietate le manifestazioni a Istanbul fino al 23 marzo
A quanto si apprende, la Prefettura di Istanbul ha ordinato la chiusura temporanea – fino a nuovo avviso – di alcune fermate della rete metropolitana della città, tra cui quella della centrale piazza Taksim: lo riportano alcuni media turchi. La decisione sarebbe stata presa per impedire potenziali proteste in centro da parte dei sostenitori del sindaco. Come ha potuto constatare l'ANSA, al momento i social X, Instagram, YouTube, Facebook e altri non sono raggiungibili dalla Turchia.
La Prefettura di Istanbul ha inoltre vietato fino al 23 marzo le manifestazioni politiche e letture pubbliche di comunicati stampa.