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Cancellati i concerti di Taylor Swift a Vienna: arrestato jihadista in Austria, progettava attentato

Le autorità austriache hanno arrestato un 19enne con l’accusa di aver pianificato un attacco terroristico ai concerti di Taylor Swift che si sarebbero dovuti tenere nei prossimi giorni a Vienna allo stadio Ernst Happel. Gli organizzatori dei tre show della popstar americana ne hanno annunciato la cancellazione. Insieme al primo attentatore, affiliato dell’ISIS, è stata fermata anche un’altra persona.
A cura di Eleonora Panseri
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Taylor Swift (ph Scott A Garfitt/Associated Press/LaPresse)
Taylor Swift (ph Scott A Garfitt/Associated Press/LaPresse)

Le autorità austriache hanno arrestato un 19enne con l'accusa di aver pianificato un attacco terroristico ai concerti di Taylor Swift che si sarebbero dovuti tenere nei prossimi giorni a Vienna allo stadio Ernst Happel. Gli organizzatori dei tre show della popstar americana previsti a partire da domani ne hanno annunciato la cancellazioneInsieme al primo attentatore, affiliato dell'ISIS, è stata fermata anche un'altra persona.

Il 19enne , che avrebbe giurato fedeltà al gruppo dello Stato islamico (ISIS) "nelle ultime settimane", è stato arrestato nella Bassa Austria, a circa un'ora dalla capitale, nella mattinata di oggi, mercoledì 7 agosto, ha fatto sapere il Capo della sicurezza austriaca Franz Ruf durante una conferenza stampa.

"Abbiamo confermato la preparazione e anche il fatto che il 19enne si fosse concentrato sui concerti di Taylor Swift a Vienna", ha detto Ruf, citato dal Guardian. Si ritiene che l'uomo, un cittadino austriaco, si sia radicalizzato su Internet. Ruf ha affermato che nella casa del sospettato sono state sequestrate sostanze chimiche, ora in fase di valutazione.

La Polizia di Vienna aveva annunciato misure di polizia intensificate in città, in particolare agli ingressi dei concerti di Taylor Swift, che si sarebbe giovedì, venerdì e sabato a Vienna nell'ambito dell'Eras Tour. Erano attesi circa 65mila spettatori per ogni show.

Il capo della polizia di Vienna Gerhard Puerstl aveva riferito che il rischio concreto era stato ridotto al minimo, ma poiché sussisteva ancora un "pericolo astratto" sarebbero state prese tutte le misure necessarie e sarebbero state dispiegate unità speciali per i concerti.

Nel novembre 2020 un simpatizzante dello Stato Islamico aveva aperto il fuoco nel centro di Vienna, uccidendo quattro persone e ferendone altre 23, prima che la polizia lo uccidesse. Si è trattato del primo attacco mortale jihadista nella nazione alpina.

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